95-A-L'ORECCHIO, L'UDITO-I doni naturali




L'ORECCHIO, L'UDITO

Occhi per vedere, orecchi per sentire...
Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito.” 
1^Corinzi 12:17
L’udito, come l’occhio è molto importante ed esso serve! Come l’occhio esiste perché c’è la luce; cosi, l’orecchio esiste perché ci sono i suoni. Nel cosmo, nella natura, ci sono suoni, rumori, voci, di diversa natura e qualità; così allo stesso tempo ci sono orecchi di diversa natura e composizione che recepiscono questi suoni.



       



Dalla mattina alla sera, volenti o nolenti, anche quando dormiamo, se pur non ce n’accorgiamo, noi percepiamo dei suoni. L’orecchio registra suoni la cui dinamica varia un milione di miliardi di volte.

Tutto quello che abbiamo sentito, tutte le informazioni, arrivano al nostro cervello, sono elaborati, scartati, memorizzati. Tutto questo penetra nel nostro interno e se lo deteniamo è parte di noi stessi. Esso influenza la nostra vita, ci guida, c’istruisce, ci condiziona.







I suoni che interiorizziamo condizionano tutto il nostro corpo, il nostro stato d’animo.

Se udiamo cose gioiose, suoni allegri; saremo felici. Se udiamo cose che ci spaventano, (tuoni, terremoti, cose paurose) saremo impauriti. Se udiamo suoni che eccitano, (una partita di calcio, una voce sessuale) saremo euforici, eccitati. Se udiamo cose invitanti, saremo trascinati. Se udiamo cose suadenti, convincenti, saremo convinti. Se udiamo cose che istruiscono, saremo istruiti. Se udiamo suoni dolci, sereni, saremo rasserenati. Se udiamo suoni sconosciuti, staremo attenti.

Il nostro orecchio percepisce suoni, segnali dal mondo percettivo; informa la nostra mente e la condiziona.


  



A riconoscere questi segnali soprattutto quelli di pericolo come le intonazioni di paura o di rabbia nella voce umana, è un piccolo organo del cervello: l’amigdala, specializzata nel decifrare il contenuto emotivo di informazioni uditive.

Per questa ragione l’udito, il saper, il come ascoltare è molto importante.
L’occhio che vede e l’orecchio che ascolta li ha fatti l’Eterno.” Proverbi 20:12
Perché Dio ci ha fatto le orecchie e ci ha dato l’udito?
Perché udiamo? E come usiamo questo dono?




Cosa e chi dobbiamo ascoltare? Ed invece cosa udiamo? Chi ascolta l’umanità?
Chi ascoltano i bambini? Cosa ascoltano i ragazzi e le ragazze? Cosa gli uomini, cosa le donne? Ciascuno con il suo prurito d’udire. Perché?
L’orecchio non è mai stanco d’udire” Perché?



 








              



Farò loro udire le mie parole” Deuteronomio 4:10

L’Eterno ti fece udire la sua voce” Deuteronomio 4:36
Perché Dio vuol farci udire la sua voce? Sta scritto:

Ogni uomo che ha udito il Padre viene a me”
Giovanni 6:45



Se le nostre orecchie saranno state attente alla voce del Padre, nel silenzio e nella calma, scopriremo il Figlio ed ascolteremo e seguiremo le sue parole. Salvezza, perdono, amore.
Ma cosa ascoltano invece senza intervenire gli orecchi del mondo? Cosa ascolta l’uomo dai Mas Media, (televisione, quotidiani, radio). 
Ascolta ma senza sentire i rumori provocati da se stesso.
Il pianto e la sofferenza dell’umanità, (droga, prostituzione, carestie, uccisioni, odio) la disperazione dei malati nella mala sanità, la falsità dei politici, le parole di vendetta nelle faide, nel razzismo, le voci della sessualità, della pornografia, nella pubblicità, il frastuono delle musiche “Black Sabbath” neri di tante morti giovani, il rombo dei motori delle macchine da guerra, nei cannoni, missili e carri armati.



         


                        










Dio ha ascoltato e ascolta tutto questo, lo ha preso sopra di se, in Gesù. In Lui ancora risponde con parole di consolazione, di conforto, di speranza, di salvezza, di grazia per chi lo vuole sentire; dopo risponderà con sentenze di giusto giudizio.

Colui che ha piantato l’orecchio non udrà Egli? Colui che ha
 formato l’occhio non vedrà Egli?” Salmi 94:9

Il suo orecchio non è sordo.” Isaia 59:1

Dio ascolta la voce della terra, del mare, della natura tutta; al suo orecchio giungono le grida dei figlioli degli uomini, i loro gemiti, il pianto, la supplica e la preghiera.

         

Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti.” Giacomo 5:4

Dio udì i loro gemiti.” Esodo 2:24 

Se in qualche modo li affliggi, ed essi gridano a me, io udrò senza dubbio il loro grido” Esodo 22:23

Via da me, voi tutti malfattori; poiché il Signore ha udito la voce del mio pianto.” Salmi 6:8

Ora, Dio mio, siano aperti i tuoi occhi, e siano attente le tue orecchie alla preghiera” 2^Cronache 6:40

      

Noi cosa ascoltiamo? Sentiamo i gemiti di questo mondo, i gemiti dei nostri fratelli. Come ci rapportiamo a loro.

L’Eterno non vi ha dato orecchie per udire” Deuteronomio 29:4
Saranno sturate le orecchie dei sordi” Isaia 35:5

Saranno aperte alla voce dell’amore di Dio, alla sua salvezza, alla sua pace.

L’orecchio è formato da camere esterne, camere interne, canali, membrane, ossicini particolari che permettono all'organismo di ricevere i suoni nella giusta frequenza, che oltre a permetterci di udire correttamente, ci protegge dai suoni che sono dannosi, dai rumori assordanti che rompono i timpani .

Purtroppo a causa del peccato, dopo l’ultima camera uditiva fisica e il cervello dell’uomo, quindi la sua vita, si è inserito il Diavolo. L’antagonista del Creatore e distruttore della creatura tenta di separare questo rapporto per destabilizzare tutto, per destabilizzare Dio dalla coscienza e dalla vita dell’uomo. 
Vuol portare disordine, scompiglio nell'ordine di Dio, vuol portare morte dove c’è la vita. Satana suggerisce all'orecchio la ribellione, l’autodeterminazione, la falsa libertà. 
Suggerisce la presunzione e l’orgoglio, la vanità e la rivalità che portano alla sopraffazione, alla distruzione dell’altro, ed anche ci ossessionano; o li sappiamo fermare e dominare?




 Il nostro campo d’udito fin dove arriva? Ascoltiamo i messaggi dell’uomo, e ci giungono purtroppo anche i suggerimenti di quelle tentazioni; ma ci mettiamo veramente e seriamente all'ascolto della parola del Creatore quella originale, quella vera e piena di verità.
La parola di Dio ci arriva dall'interno, dalla stanza più interna, dal canale ultimo, dell’orecchio del cuore; dove c’è la vita, dove c’è Dio. 
La parola di Dio passa, percorre tutti i canali, i padiglioni, pulisce e rassetta ogni cosa, fa luce dentro le stanze. La lasciamo agire su tutto o la isoliamo dentro una sola stanza; o, addirittura ci opponiamo ad essa.
Gesù sapeva ascoltare! Sappiamo ascoltare come Lui? Gesù ascoltava e faceva la volontà del Padre.

                                           

Per saper ascoltare, ci vuole meditazione e silenzio, attenzione e preghiera, ci vuole fede e attesa.
Siano attente le tue orecchie alla preghiera o Dio” 
2^Cronache 6:40

Prima arriverà l’uragano, il fragore dei fulmini, (luci e suoni di paura) arriverà il rumore del terremoto, (simbolo di distruzione) arriverà il fuoco della tentazione; soltanto alla fine arriverà il suono dolce e sommesso di Dio.
Prestate orecchio alla Sapienza” Proverbi 1- 2 tutto “Ponete mente a ciò che voi udite” Marco 4:24
Dio da sempre vuole che tutto ciò che Lui ha creato sappia ascoltare in modo giusto la sua presenza, che ascolti la sua sapienza, la sua scienza, che ascolti le sue meraviglie, il suo amore.

Udite o cieli! E tu terra presta orecchio” Isaia 1:2

Prestate orecchio voi tutti paesi lontani” Isaia 8:9

             
Porgete orecchio voi tutti abitanti del mondo” Salmi 49:1
Tutti nelle tombe udite” Giovanni 5:28

Porgete orecchio alla mia voce” Isaia 28:23

Inclinate l’orecchio e venite a me” Isaia 55:3

Tutti gli orecchi del creato devono sapere ascoltare la voce Dell’Eterno degli eserciti, il Grande Architetto, il Creatore, il Signore.
Ma l’uomo vuole veramente ascoltare la voce di Colui che lo ha creato?
Nell'Eden Dio parlava alle sue creature, comunicava con loro direttamente, ma Eva ha anzi ascoltato la seduzione del serpente e l’uomo quella della donna. Voci esterne, esteriori; è stato più facile ascoltare queste e seguirle al posto della voce di Dio.
Ho udito la tua voce e ho avuto paura”
Adamo, e anche tutto il popolo al Sinai ebbe paura della voce di Dio.
Apprensione di castigo!

   

Oggi ancora abbiamo paura della sua voce?

Ma Gesù è il suono che è entrato nel mondo, la parola fatta carne, un suono dolce e continuo (nel tempo, nella storia); è entrato dalla porta come Lui asserisce, bussando o suonando il campanello in modo famigliare, e aspettando che l’uscio si apra. 
Tanti non hanno sentito. “Voi non avete voluto”

Avete fatto entrare quelli che vogliono entrare per forza con i loro suoni, non certo famigliari.
Oggi ancora, siamo sedotti , ammaliati dalle sirene, da voci esterne; continuamente suggeriti, pubblicizzati, subliminati, siamo frastornati e ultrasuonati, dagli echi del mondo che ci raggiungono nel corpo, nell'anima, nell'intimo per produrre scompiglio e distruzione.




Che posto diamo a queste voci? Che posto diamo a Dio?

La differenza tra sentire e invece sapere ascoltare è che l’ascolto implica un impegno della nostra volontà, significa prestarvi attenzione e cercare di capire. Bisogna mettere a tacere i nostri istinti, le nostre inclinazioni, la nostra personalità; occorre che smettiamo di parlare noi, che smettiamo di fare risuonare la nostra voce e quella degli altri nel nostro io, facendo diventare il nostro cuore sordo al richiamo di Dio.
Sapere ascoltare Dio più interamente, più intimamente con lo spirito; e seguirlo.
A te o Signore è piaciuto abitare nell'intimo”





               








Vi hai portato la voce della libertà, della Verità.

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