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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

65-VISIONE, FUTURO, SPERANZA-MOSE'-Profeti e Profezie

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MOSÈ SUL MONTE NEBO Deuteronomio34,1-12 Questo episodio della vita di Mosè si inserisce alla fine del suo cammino con l'Eterno avendo fatto e compiuto tutto quello che gli aveva insegnato e comandato. Chiamato come guida e leader carismatico, il più grande di tutti, per liberare dalla schiavitù il popolo di Israele con giudizi e miracoli eccezionali. Similitudine con Gesù e con il credente. Mosè ha incarnato lo Spirito di Dio e nel nome dell’ Esistente ha ricordato la memoria verso i padri e la fede verso il solo vero Dio e riaccende il desiderio di una terra di libertà anche per noi che lo ricordiamo. Dio è stato presente con Mosè nella vita di Israele e sarà vincolato fino al compimento della promessa annunciata. Fedele fino in fondo vuole liberare il popolo, l’umanità intera alla sua visione eterna. Ora quest'ultima incertezza di Mosè, almeno così sembra, ha ancora il bastone che Dio gli aveva dato per compiere tutti i prodigi fatti. In questa promes

64-MOSE'-CHIAMATA, VOCAZIONE, MISSIONE-Discepolato

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Mosè e il roveto ardente Marc Chagall MOSE’ E IL CREDENTE Esodo 3,1-12 Dio attira l'attenzione di Mosè e gli parla come Fuoco Inestinguibile invitandolo a diventare guida e leader carismatico, per liberare dalla schiavitù il popolo di Israele con giudizi e miracoli eccezionali. Mosè deve esortare le persone, deve prendersi cura di loro, e deve insegnare che devono confidare in un Dio potente che non lascia il suo popolo solo contro faraone perché Lui può cambiare la realtà modificando la natura e liberarlo. Il comportamento di Mosè con il bastone in mano indica l’anzianità, l’esperienza, come fosse un Patriarca, come uno dei personaggi dell’antica tradizione. La chiamata gli indica la sua vocazione, concreta nell’agire, per liberare il popolo dalla schiavitù. Una missione doppia: parlare al popolo e al gran dio faraone. Mosè mostra grande umiltà di fronte alla grandezza d

63-LIBERAZIONE e Ritorno Liberazione

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LIBERAZIONE E RITORNO  ISAIA 35,1-10 Il profeta ci presenta una visione del deserto: terra arida sabbiosa, senza acqua, senza piante e fiori che abbelliscono il panorama, desolata, piena di solitudine, senza suoni e rumori. Territorio di miraggi che offuscano gli occhi e confondono la mente di chi vi è costretto a passarvi. Un paese senza forma, vuoto, e senza vita; come la terra all’inizio della sua formazione prima che lo Spirito di Dio la visitasse. Dopo, quando anche il deserto vedrà la magnificenza e la gloria di Dio, allora tutto prenderà forma, bellezza e splendore. Ci sarà la vita, acque in abbondanza faranno crescere fiori e alberi di ogni natura, suoni e rumori faranno da eco ai giorni di festa delle creature che vi abiteranno e sarà una realtà perenne.         Tutto questo è similitudine al sentimento, alla spiritualità del popolo. Un popolo dove Dio non c’è, è una comunità arida, senza sentimenti, senza vita, senza speranza. Dio porta libe