123 IL GIARDINO DELLA PACE-La città futura

 

CHIESA EVANGELICA METODISTA          Via DA PASSANO M., 29 19121 La SPEZIA   
 
 Tel. 0187/737189-982775          

La Consulta delle comunità delle religioni della Spezia propone un momento di riflessione e preghiera per la pace per martedì 17 ottobre alle 17,10 nel Giardino della pace, all’interno del parco del complesso scolastico “Due giugno”.
Sarà un momento di silenzio condiviso in cui tutti sono invitati a pregare in silenzio secondo la propria fede per il dono della pace in terra santa: ebrei, musulmani, cristiani, buddisti, altre religioni presenti in città, tutti uniti nel comune desiderio di pace.
Il dialogo è la via più efficace, seppure faticosa, per superare la diffidenza e i conflitti, in quanto induce ogni persona a riconoscere e rispettare la dignità dell’altro, valorizzando le differenze.

1^ frase della rappresentante dell'incontro di preghiera.

                                                      Il giardino della pace

Cosa è la Consulta della Comunità delle Religioni?

La Consulta delle Comunità Religiose nella città della Spezia

Costituitasi nel maggio del 2006, la Consulta è un organismo partecipato, rappresentativo e permanente, in grado di interloquire con l’amministrazione comunale per favorire il dialogo fra le comunità religiose e la cittadinanza, consapevole che la dimensione religiosa rappresenta una significativa espressione culturale e spirituale e costituisce un ricco patrimonio in termini di esperienze, idee e pratiche.

La Consulta realizza importanti momenti di dialogo fra le comunità religiose e la cittadinanza attraverso attività ed iniziative di rilevanza locale e nazionale, coinvolgendo l’Amministrazione comunale (incontri periodici con il Consiglio Comunale, la realizzazione del “Giardino della Pace” presso il complesso scolastico 2 giugno, spazi per la sepoltura per altre fedi presso il cimitero urbano), le Istituzioni scolastiche (incontri con gli studenti), la Prefettura della Spezia (Osservatorio sulle politiche religiose), la Casa Circondariale (incontri con i detenuti), nonché numerosi organismi del tessuto associativo cittadino.

Il Comune della Spezia mette a disposizione della Consulta un locale per gli incontri mensili ed offre attraverso la propria struttura organizzativa dell’ufficio Partecipazione dei Cittadini, supporto e assistenza tecnica, facendosi garante delle regole di partecipazione democratica e della esecuzione delle decisioni assunte.

Sono 13 le Comunità attualmente aderenti alla Consulta:

Assemblee di Dio in Italia, Chiesa Battista, Chiesa Cattolica, Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno, Chiesa Cristiana Evangelica dei Fratelli della Spezia,  Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni,  Chiesa Metodista, Chiesa Ortodossa Rumena, Chiesa del Vangelo Quadrangolare, Comunità dei Bahà’í della Spezia, Comunità Ebraica La Spezia,  Comunità Islamica e Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.


Palladini Milena, rappresentante dell' Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, promotrice di questo incontro nel Giardino della pace, trapiantato dalla consulta delle religioni in una manifestazione voluta anche dal Comune di La Spezia, più di dieci anni fa, scrive: 

ciao a tutti!!! Ancora grazie per oggi, è sempre una grande gioia nel cuore fare qualcosa con voi.
Pensavamo di raccogliere le frasi dette in unico foglio, se me le mandate posso                 farlo agevolmente.
Le frasi sono state lette da ogni rappresentante delle comunità religiose presenti, inerenti al tema della pace in Israele e Palestina. Dopo, il momento di silenzio condiviso.

Ennio

Non essendo avvisato che all'ultimo momento, ne sapendo la modalità dell'incontro, ho letto la mia frase che riporto in neretto nella testimonianza completa che avevo preparato

EBREI-MUSULMANI-PACE-non solo loro!

Oggi, Martedì 17/10/ 23 tutte le chiese, le comunità, le organizzazioni sociali sono state invitate a partecipare al giardino della pace, voluto a suo tempo dalla Consulta delle religioni di La Spezia, per un momento di preghiera per la pace, soprattutto per quanto sta accadendo in Ucraina e in Israele.



Dimostrare per la pace, la giustizia in ogni tempo e in ogni luogo, quando se ne intravede la necessità, è un modo, un farsi ascoltare da chi invece vuole la violenza e la guerra e dai governi che dovrebbero impegnarsi su questi fatti stravolgenti.

La pace non ha colore, rosso, verde, bianco; senza paura condanniamo la guerra da qualsiasi parte. Contro certi governi e governanti che la vogliono imporre e la compiono sugli altri paesi più deboli e più poveri.

Noi, come evangelici metodisti: il pastore Massimo non poteva essere presente e saluta tutti.  Non possiamo quindi che essere d'accordo con chi prega per la pace, chi manifesta per la pace, chi la cerca. Anzi pensiamo che sia necessaria un'educazione alla pace, una cultura alla pace, un'apertura al dialogo, soprattutto nelle scuole, non solo per ortodossi, cristiani, ebrei e mussulmani, ma per tutti in ogni parte del mondo dove c'è sopraffazione, odio, violenza e guerra.

Pace, infatti, vuol dire giustizia, visione sociale dignitosa e diritti umani per tutti, accordi economici che non favoriscano una parte, ma che siano siglati nel rispetto reciproco per la mutua convenienza. Le preghiere, come oggi, di tutte le comunità e chiese che vi partecipano sono per chiedere a Dio di fermare questa ingiustizia, questi genocidi.

Le preghiere, le discussioni, ma soprattutto le prese di posizione, ( il Papa con i cattolici), sono un’altra occasione per annunciare l’unico vero piano di salvezza e di pace per l’uomo. La riconciliazione con Dio e con l’umanità: Gesù Cristo.

La salvezza appartiene all’Eterno. Agli uomini appartiene la conversione, la svolta.

Rimuovere la guerra da ogni stato e portare la pace su tutto il pianeta.

Sia pace sulla terra! Luca 2,14 Egli parlerà di pace alle nazioni. Zac. 9,10

Il Signore ci ha insegnato l'amore, il servizio, la solidarietà e la misericordia verso il prossimo, l'umanità, la terra.

Soltanto Dio vuole veramente la pace! Ma con la giustizia, la libertà, l’uguaglianza.

Or il Signore della pace vi dia del continuo la pace in ogni maniera” Rom.16,20

Dio dona la pace con Gesù ad ogni credente, che la deve portare al mondo, la deve portare sempre con se stesso e la deve saper donare agli altri. Oggi non è soltanto tempo di pregare, sebbene sia necessario, ma di proclamare, di professare, di gridare e di agire per ogni concordia.

Il mondo segue anche se inconsapevolmente la distruzione. Questa aberrante situazione sta provocando disastri, sofferenze e morti. Sembra che questo alimenti le economie, le ricchezze: certamente di pochi speculatori a discapito dei molti. Le conseguenze disastrose nella natura, l’inquinamento del pianeta, le devastazioni delle guerre cruente che sono ora presenti e le barche scassate del Mediterraneo, le costatiamo ogni giorno dai Mass-Media.


Quest’inesorabile gestione di forze oscure e potenti, “La guerra, la violenza, la falsità, l'odio, il predominio” che opera con poteri decisionali sulle sorti dell’uomo e lo sottrae da ogni sentimento di responsabilità, d’umanità, di solidarietà, di pietà, di misericordia e di perdono: deve essere denunciata e fermata!

Vogliamo veramente cambiare il male, procurato da queste forze, in bene, per tutti, affinché ognuno ne goda, avendone la certezza che Cristo:                                                                   ha fatto la pace mediante il sangue della sua croce. Col. 1,20

Beati quelli che s’adoperano alla pace perché essi saranno chiamati figli di Dio Mat.5,9

Questi chiamati figli di Dio, si adoperano alla pace veramente come si conviene: si preparano per un servizio fedele in questo mondo sempre per mezzo dell’evangelo della pace?

Ora noi come manifestanti, ci mettiamo in discussione, non vogliamo fare discorsi politici, perché ognuno può avere le sue idee e logicamente considera la situazione dal suo punto di vista, ma deve essere concretamente per una pace globale.

Come religioni, come chiese che credono nel trascendente portatore di pace, siamo autorizzati ad intervenire in questo senso: quello che appunto stiamo facendo.

Ci aiuti il Signore a diffondere i principi dell'Evangelo che responsabilizza l'umanità, per fermare il male, la malvagità e i malvagi. Proseguire per una vita più dignitosa e solidale per tutti ed avere una società generale più giusta. Occorre riconciliarci, riconvertirci e riformarci, praticando e insegnando la via di Cristo che viene da trionfatore, portatore di pace, di giustizia e di uguaglianza sul luogo stesso dove è stato respinto e crocifisso dall'uomo.

"Verrà come vincitore per annunciare l'Evangelo eterno agli abitanti della terra, e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo". (Cap. 14 Apocalisse)

Regnerà in Gerusalemme fulgido di gloria. (Isaia 24,23)













La Spezia 17/10/2023


Ennio Tonelli









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