90-DIO, Adamo-Eva, UBBIDIENZA-La creazione

DIO, Adamo-Eva, UBBIDIENZA


L’UOMO e la creazione nel piano di DIO

Esaminiamo Adamo inserito nell'Eden, fatto dalla polvere della terra, con dentro un alito, un soffio che gli da vita, un essere di carne, come gli altri animali.
"La sorte dei figlioli degli uomini è la sorte delle bestie...tutto è vanità...tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere” Ecclesiaste 3:19÷20

Adamo ha conoscenza di essere creatura, ha comunione con Dio, il suo creatore, ha conoscenza di ciò che il Creatore vuole da lui: custodire e lavorare il giardino, crescere e moltiplicare e riempire la terra, ubbidire al solo comandamento che gli ha dato, non mangiare del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino. Ha quindi conoscenza dell’esistenza del bene e del male e della vita eterna. Proprio come l’uomo d’oggi.
Ha persino messo nei loro cuori il pensiero dell’eternità, quantunque l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta” Ecclesiaste 3:11

Un essere, fisico non eterno, ma mortale.
Interamente libero sia da problemi fisici che morali, ma con dentro quel punto di riconoscenza che deve a Dio per averlo creato, che Gli deve per tutto quello che gli ha posto nelle mani, che Gli deve per tutto il bene ricevuto nella continuità.

L'uomo tratto dalla terra
                            
Un essere diverso da Dio, molto differente, sia nella natura, nel corpo, che nella morale, nella coscienza, nella conoscenza.
L’Eterno è immortale, spirito che da vita. Conosce tutto, conosce il bene ed il male, e sceglie sempre il bene, non sbaglia mai.
L’uomo è un’anima che vive, sa che dovrà morire. Sa che esiste il bene e il male, ma non li comprende, non conosce il suo futuro, ha quel senso d’eternità, ma non la quantifica, può sbagliare perché incline alla legge della sua natura, la materia, la carne.
Iddio è un assoluto, perfetto, immutabile, non può cambiare, se non lo vuole.
Ogni cosa che fa è perfetta fin dal concepimento.
La creazione è perfetta da quando è creata.
Le perfezioni invisibili di Lui, la sua eterna potenza e divinità si vedono chiaramente sino dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue”.
Romani 1:20
Il Creatore è l’Eterno, l’uomo non conosce il tempo né il suo futuro, anzi il tempo lo contiene e a volte lo trae in inganno.

                           

Io ho riconosciuto che tutto quello che Dio fa è per sempre; niente v’è da aggiungervi, e che Dio fa così perché gli uomini lo temano. Ciò che è, è già stato prima, e ciò che sarà è già stato, e Dio riconduce il passato” Ecclesiaste 3:14÷15
L’uomo invece è un relativo, non ha le caratteristiche di Dio, non è partecipe della divinità, non è ancora fatto a immagine e somiglianza sua, ma ne è soltanto il modello.
Adamo, il quale è il tipo di colui che doveva venire”
Romani 5:14

L’uomo per accedere a vedere la faccia di Dio, deve seguire ciò che Dio gli dice, riconoscere Lui come unico Creatore e sostenitore della sua esistenza, riconoscerlo in tutto il bene che fa per lui.
Dio nel suo piano non soltanto vuole comunicare con l’umanità, ma vuole conoscerla per essere conosciuto, vuole amarla perché sia amato e con riconoscenza, la vuole immagine e somiglianza sua.


Per ottenere tutto questo gli da un compito da superare, la libertà nell'ubbidienza.
Perché Dio li metta alla prova” Ecclesiaste 3:18
La prova risulta negativa, la coppia non è degna del dono di Dio, della conoscenza, della vita eterna, e di essere simile a Lui.
I decreti di Dio in ogni caso sono infallibili, Egli non si ferma sui propositi umani, è fedele fino in fondo. Dio è autore e compimento del decreto “Immagine e somiglianza”
Dio lascia l’uomo in libertà perché vuole da lui essere amato non meccanicamente ma con riconoscenza veramente sentita, con un cuore veramente grato.



Questa libertà è condizionata ad essere nel tempo dopo il decreto.
Dio lascia libero l’uomo ma sa di cosa è fatto, e come è stato formato, lo conosce da quando lo ha creato.
Ciò che esiste è già stato chiamato per nome da tempo, ed è noto che cosa l'uomo è, e che non può contendere con Colui che è più forte di lui.” Ecclesiaste 6:10
Non a caso l’albero del bene e del male aveva un frutto buono a mangiarsi, bello a vedere, desiderabile, aggiungerei, profumato.
Qualche scettico replicherà dicendo perché Dio non ha fatto un albero con un frutto brutto a vedersi, cattivo a mangiarsi, sgradevole all'odorato, e ripugnante in modo che l’uomo non ne mangiasse?
E' chiaro che non è il frutto che conta, anche se era desiderabile, ma, non doveva essere mangiato. 
Questo è importante, questo è ubbidienza, riconoscenza, amore.

Il risultato è che l’uomo nella sua libertà ha disubbidito al suo Creatore, ha avuto nel suo pensiero la ribellione e non l’ ha fermata, è stato presuntuoso, si è insuperbito, inorgoglito, vantato del suo stato, non si è considerato creatura ma qualcosa di diverso.


Disubbidienza                        
Questo ha provocato l’altro decreto “Per certo morrai”non che prima non sarebbe mai morto, ma che ora certamente morra.
Dio è certo viene sempre prima di qualsiasi altra cosa, nel suo piano l’umanità è creata a sua immagine e somiglianza. Non fatta per rimanere vicino o sempre in comunione con Lui. Dio guardando a faccia a faccia l’umanità, deve però vedere il suo volto.
Adamo, l’uomo non era così. “Nessuno può vedere Dio e vivere” e neppure la donna. Si può esprimere in: nessuno vivendo (nella carne) può vedere Dio.
Ora questo dico fratelli che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio” 1^Corinzi 15:50
Certo la coppia poteva scegliere la via dell’ubbidienza e del bene e passare da una comunione con Dio, ad essere alla sua presenza a faccia a faccia attraverso una dipartita non drammatica come quella che il peccato ha attuato.






La gioia dell'ubbidienza
Forse è stata proprio anche questa paura, paura di morire, l’attimo del salto nel buio, che ha determinato la grande tragedia.
Sperava che accadesse qualcosa di nuovo, che determinasse quel gesto qualcosa di più buono per se stessa, un bene più bene di quello che poteva volere Dio .
Come se Dio non avesse previsto già prima che la creasse, la cosa migliore, il massimo: la Sua immagine riflessa negli esseri umani.
Questa ribellione, questa paura, questa vanità, hanno scelto per la coppia la via della disubbidienza.
Certamente e in ogni modo la sua dipartita terrena si sarebbe dovuta verificare, così come si sarebbe dovuta verificare la nuova nascita.



In verità in verità Io ti dico che se uno non è nato di acqua e di spirito, non può entrare nel regno di Dio.” “ Quel che è nato dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito è spirito” Giovanni 3:5÷6






In questa similitudine dell’acqua e della carne noi verifichiamo il destino di questa umanità, in Adamo, chiamato appunto terra fertile, ossia, terra e acqua.
Noi dobbiamo morire, e siamo come acqua versata in terra, che non si può più raccogliere; ma Dio non toglie la vita. 2^Samuele 14:14
Io sono come acqua che si sparge... mi hai posto nella polvere della morte ”Salmo 22:14-15.

Proprio la disubbidienza, il non considerare Dio come Creatore. Non ubbidire al suo comandamento, Lui che ha fatto ogni cosa bene per il nostro bene, il non credere in questo, l’uomo sperando di fare meglio di Dio ha provocato quella vanità che gli è stata fatale. Ha prodotto in Adamo il verme della corruzione che è trasmesso a tutti gli uomini. Ha portato ad effetto il “Per certo morrai”. L’albero della vita è stato tolto. La carne è diventata corruttibile, marcescibile, acqua versata in terra, polvere nella polvere.
Tutto è vanità. Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere e tutti ritornano nella polvere” Ecclesiaste 3:20

                                          

Non che Dio ha dovuto cambiare il suo piano di creazione.
Nel piano di Dio la nascita dell’uomo doveva passare attraverso la sua formazione naturale, materiale: acqua, (il nostro corpo è composto dal 70% d’acqua) polvere della terra e alito vitale di Dio. Susseguentemente avrebbe dovuto esserci una dipartita terrena da questo corpo per poter poi rivestire ciò che è celeste, immagine e somiglianza di Dio.
Il primo uomo tratto dalla terra è terreno, il secondo uomo è dal cielo...come abbiamo portato l’immagine del terreno, così porteremo l’immagine del celeste” 1^Corinzi 15:47-49

Il Creatore non modifica nulla di se, cerca di far comprendere alla creatura la sua natura,le sue leggi. 
Dio è perfetto, non cambia, è fedele fino in fondo.

                                 

Perché l’uomo rivesta l’immagine e la somiglianza sua, bisognava, sia senza peccato, che con il peccato, che Dio rivestisse questo corpo mortale con il suo Spirito per potergli assegnare la vita eterna.
Mandando il suo proprio Figliolo in carne, simile a carne di peccato” Romani 8:3
Ma col prezioso sangue di Cristo, come d’agnello senza difetto né macchia, ben preordinato fin dalla fondazione del mondo, (prima del peccato) ma manifestato negli ultimi tempi per voi” 1^Pietro 1:19
Per questo mi ama il Padre, perché depongo la mia vita per riprenderla poi” Giovanni 10:17

Idio ha amato quest’uomo Gesù, l’uomo perfetto, santo, fatto a sua immagine e somiglianza.
Il peccato dell’uomo naturale Adamo, non toglie ne aggiunge nulla...se il peccato è dilagato, la grazia è stata un’inondazione.
Gesù ha portato all'uomo lo Spirito che vivifica, ma non soltanto a lui, ma anche alla donna: alla comunità. la nuova umanità, Non più anime viventi, ma spiriti vivificanti.
Noi in Gesù abbiamo non soltanto ristabilito la perfetta comunione con il Padre, ma abbiamo ricevuto il seme della risurrezione, quel seme che se non cade in terra e muore non può dare frutto.

                     

In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto.” Giovanni 12:24
E’ seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale” 1^Corinzi 15:44
Siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio”1^Pietro 1:23
                         

La legge della materia della carne è stata sostituita con quella dello spirito, (Romani 8) l’acqua è diventata acqua viva.
In tutto l’evangelo non si fa altro che parlare di questo tramutare acqua in vino, acqua in acqua viva.
E’ lo Spirito quel che vivifica, la carne non giova a nulla” Giovanni 6:63
Chi ha creduto in Gesù, non morirà più, ma assumerà un corpo spirituale per essere poi a faccia a faccia con Dio, ed Egli specchiandosi, potrà vedere l’immagine e la somiglianza sua.
Essendo immagine e gloria di Dio” 1^Corinzi 11:7
“ Che è creato ad immagine di Dio” Efesini 4:24

                            

Considerate la farfalla e la cicala, esse sono bruchi malformi al buio nella terra, per poi trasformarsi in esseri meravigliosi che si librano nel cielo luminoso.
Rivestito il nuovo che si va rinnovando in conoscenza ad immagine di colui che l ’ha creato” Colossesi 3:10
Gesù ha reso perfetti anche tutti i suoi fratelli.
Ad essere conformi all'immagine del suo figliolo per essere tutti in Lui e Lui in Dio”Romani 8:29
E faremo dimora presso di Lui” Giovanni 14:23
Affinché siano uno come Noi siamo uno” Giovanni 17:21 “Affinché Dio sia tutto in tutti” 1^Corinzi 15:28



Gesù assumendo corpo materiale è dovuto morire alla legge naturale, seppure contaminata dal peccato, sapendo che sarebbe stato messo a morte nella carne, ma reso vivente nello Spirito.
E’ la mia carne che darò per la vita del mondo”
Giovanni 6:51
Il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre, ma il suo vivere è un vivere a Dio” Romani 6:9÷10
Per comparire davanti al Padre, santo, immacolato, puro, ad immagine sua.
Come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati” 1^Corinzi 15:22







Gesù più volte ci ha esortato dicendo:
Chi avrà perduto la sua vita per cagione mia la troverà” Matteo 10:39
Chi la perderà per amore di me e del vangelo la salverà” Marco 8:35
Citando Francesco d’Assisi: “Perdonando si è perdonati e morendo si resuscita alla vita”
In questo modo la morte è passata su tutti gli uomini” Romani 5:12
Noi sappiamo che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, noi abbiamo da Dio un edificio...”
2^ Corinzi 5:1÷4
Queste esortazioni c’insegnano a non avere più paura della morte perché abbiamo un futuro migliore.
Poiché voi non avete ricevuto lo spirito di servitù per ricadere nella paura; ma avete ricevuto lo spirito di adozione per il quale gridiamo ABBA! PADRE! Romani 8:15.
Colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito. Noi siamo dunque sempre pieni di fiducia” 2^Corinzi 5:5÷6


Tutto questo ci spiega che certamente dobbiamo morire, ma per risuscitare.
Il credente deve sapere sin d’ora, che, sia che viva, sia che muoia egli è del signore e che prima o poi, quando Dio vorrà, rivestirà quel corpo celeste, spirituale gradevole a Dio, stabilito nel giorno della creazione, a immagine e somiglianza sua

Messo in evidenza questo piano di Dio per l’uomo, piano perfetto, ora vediamo che anche per tutto quello che ha creato esiste un progetto.
La sua creazione è perfetta, come dicevo all'inizio, da quando l’ ha creata.
In Romani Paolo evidenzia le perfezioni di Dio ed Ecclesiaste riconosce che quello che Lui fa è per sempre.
Vorrei far notare che Idio non usa i verbi perché è l’Eterno, Lui dice usando sempre il presente: Io sono, Io sono colui che è, Io sono quello che sono, (ossia l’Esistente)

                                

Io sono l’Iddio dei viventi e parla di quelli che per noi sono già morti, e cosi di seguito...
Noi condizionati dal tempo adoperiamo i verbi per distinguere passato, presente, futuro e tutto questo a volte ci confonde.
Per il Creatore, passato, presente, futuro sono un insieme, una cosa che esiste e basta.
Iddio ci ha rivelato che ha avuto nella sua idea un progetto, un piano per la creazione suddiviso in sette parti, sette giorni così tradotti.
Pietro ci ricorda, mostrando la grandezza di Dio. 
“Voi diletti, non dimenticate quest’unica cosa che per il Signore un Giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno”

Ora sapendo che Dio E’ IL TEMPO DELLA CREAZIONE, noi torniamo là/qua.



Leggiamo il libro della Genesi dal versetto 31 del capitolo 1 al versetto 3 del capitolo 2.
Alla fine del capitolo 1 la formazione dell’uomo e della creazione è completa, perfetta, e tutto è molto buono ed è la fine del 6° giorno. All'inizio del capitolo 2 è riportata la stessa cosa, tutto è concepito ed è perfetto, ogni opera che Lui ha fatto e creato è a posto e ordinata e Dio benedice e santifica questo giorno, il 7° giorno. “Il giorno del suo riposo”
Questo è tutto quello che La Parola ha pensato, ideato, fatto e creato, santificato e glorificato; la fine e la conclusione d’ogni cosa.
Possiamo allora considerare tutto questo come il progetto generale di Dio, ed il seguito, cioè gli scritti successivi al versetto 4, la realizzazione del progetto, come se noi avessimo avuto in mente di costruire una qualcosa di importante ed avessimo fatto prima il suo progetto, il suo disegno, e dopo lo avessimo realizzato.

Andiamo avanti proseguendo nella lettura, notiamo che c’è una piccola ripetizione parziale di ciò che Dio ha fatto fino all'inizio del giorno della formazione dell’uomo, inizio del 6° giorno nel piano di Dio per la creazione, come se dicesse, ecco, sono arrivato fin qua, ora proseguiamo.
Da questo punto in poi la Bibbia non parlerà d’altro che della storia dell’uomo sulla terra, della sua formazione fino a raggiungere quella completa figura ad immagine e somiglianza di Dio. Poi accedere ad altri cieli ed altra terra. Per accedere al 7° giorno, il riposo di Dio.
           
  
E' facile capire, Dio nelle sue perfezioni ex temporali, ha concepito nella sua mente sei giorni per fare tutta la creazione e tutto il suo esercito, e il 7° giorno lo ha dedicato al suo riposo.
Questi periodi seguono la concezione di tutto il creato, propria dell’Autore divino, ogni cosa comincia ad esistere soltanto in conseguenza dell’ordine che Lui gli ha dato.
La creazione raggiunge il suo apice nel giorno del riposo di Dio.
Questo schema settimanale costituisce il modo con cui l’Autore lo spiega con semplicità evidenziando per noi l’idea del tempo.

Noi ora viviamo in questo 6° giorno, sapendo che Dio dopo si riposerà il 7°, ora viviamo nella sua fatica, o come dice l’apostolo Paolo “Nel frutto della fatica dell’anima sua”.
Aspettiamo il suo ritorno, visibile e permanente sulla terra, questo segnerà L’INIZIO della fine di questo 6° giorno e dopo entreremo nel suo riposo.
Il peccato non ha annullato la perfezione prevista da Dio per la sua creazione. Esso ha destabilizzato la comunione, l’armonia che sarebbe dovuta esistere tra creatura e Creatore. Dio rimane sempre fedele anche se l’uomo sbaglia.


In Eden, L’Eterno piantò l’albero del bene e del male sapendo bene a cosa l’uomo sarebbe potuto andare incontro se avesse disubbidito.
Questa duplice strada, ubbidienza-disubbidienza, bene-male che l’uomo avrebbe dovuto percorrere per arrivare alla perfezione, era in ogni modo prevista e messa in preventivo da Dio.

Dio ha sempre consigliato l’uomo per il meglio; l’uomo ha scelto/sceglie di sua volontà il contrario di ciò che Dio diceva/dice e ne ha pagato/paga le conseguenze.
Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza, amando il Signore, il tuo Dio, ubbidendo alla sua voce e tenendoti stretto a lui, poiché egli è la tua vita e colui che prolunga i tuoi giorni. Così tu potrai abitare sul suolo che il Signore giurò di dare ai tuoi padri Abraamo, Isacco e Giacobbe».” Deuteronomio 30:19÷20


I Patriarchi
                            
Il peccato ha avuto quindi una parte importante nella formazione dell’uomo.
Non posso capire però che il Dio che conosco non ne era a conoscenza. Che questo lo avesse potuto mettere in discussione. Che lo riavrebbe messo in movimento dopo che si era riposato, per ancora poter ristabilire tutto, e che nuovamente si riposerà.
Affermo che il piano di Dio è prima che il peccato fosse e che se questo è dilagato, la sua grazia prevista lo ha superato abbondantemente.

Non c’era una creazione perfetta che è diventata imperfetta a causa dell’instabilità dell’uomo per la sua imperfezione e per il suo peccato e che sarà più perfetta in futuro.
La creazione è creata perfetta dal 1° al 7° giorno che per Dio è tutto un presente.
Esiste una creazione diversa da quella che Dio ha fatto, una creazione perfetta, ma non troppo perché seguita da un’altra creazione ancora più perfetta?
Esiste un riposo di Dio, che non sia ancora riposo, ma che ci sarà un altro riposo migliore di quello che Lui ha previsto per primo?
Se così fosse starebbe a significare che Dio non è poi così perfetto come diciamo. La creazione imperfetta per le imperfezioni di Lui gli è scappata di mano.
Addirittura continuando si potrebbe mettere in discussione, in dubbio la sua esistenza.
Vorrei ricordare ancora che L’Eterno benedisse e santificò il 7° giorno, il giorno del suo riposo, unico e incrollabile.
Fece questo, proprio per ricordare all'uomo, che è soltanto Lui quello che può dare riposo vero. L’uomo bisogna pure che impari a rispettare e santificare questo giorno.
Il 7° perché di riposo, il 7° mese perché riposo solenne, il 7° anno perché riposo completo, e che ogni 7 anni la terra, campi, animali, armenti e uomo riposino completamente da ogni faccenda lavorativa.

Chi crede ha la promessa di entrare in quel riposo.
Chi entra nel riposo di Lui, si riposa...”
Studiamoci di entrare in quel riposo” Ebrei 4:1÷3-10
Dio afferma: “Chi mai mi potrà edificare una casa, o chi mi dirà dov'è il giorno del mio riposo” Isaia 66:1 Atti 7,47
Perché in qualche luogo a proposito del 7° giorno è detto così”
Dio si riposò il 7° giorno da tutte le sue opere, e in questo passo di nuovo, non entreranno nel mio riposo” Ebrei 4:4


Giacche stabilisce qual è il tempo del suo riposo, e che è seguente al fatto che alcuni vi entreranno e altri no.
Io credo alla perfezione di Dio nel pensiero, nel fatto, nell'opera, nell'azione; alla formazione del cielo e della terra e di tutto l’esercito celeste, e che tutto sia molto buono e perfetto così com'è nato e fatto da Dio.
Credo al susseguente riposo di Dio, unico, santo e benedetto dopo aver portato a compimento ogni cosa.
Affermo che la morte e resurrezione di Gesù, l’agnello senza difetto né macchia ben preordinato sin dalla fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per noi, ha segnato proprio in questo 6° giorno, e continua a segnare, quell'immagine e somiglianza di Dio nell'uomo che è fatto per dare e per la sua gloria.
Che vi chiama al suo regno e alla sua gloria” 1^Tessalonicesi 2:12
Il quale vi ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo” 1^Pietro 5:10
Che la creazione tutta, anch'essa sarà liberata e che fatta per la gloria dell’uomo, assieme a lui partecipano e rimangono per la gloria di Dio per la quale sono stati fatti.



Tutta la terra sia ripiena della sua gloria” Salmi 72:19
Tutta la terra è piena della sua gloria” Isaia 6:3
Poiché la creazione con brama intensa aspetta la manifestazione dei figlioli di Dio ...sarà anch'essa liberata dalla corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figlioli di Dio” Romani 8:19÷21
La terra fu illuminata dalla sua gloria” Apocalisse 18:1

ALLELUIA! Poiché il Signore Iddio nostro, l’Onnipotente è all'operaREGNA.

Rallegriamoci e giubiliamo e diamo a Lui la gloria.

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