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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

109-FUGA in Egitto di Giuseppe e Maria-Gesù nasce-Emanuele

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  Fuga in EGITTO di GIUSEPPE e MARIA Matteo 2,13-16 Ora, dopo che furono partiti, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani là finché io non ti avvertirò, perché Erode cercherà il bambino per farlo morire». Egli dunque, destatosi, prese il bambino e sua madre di notte, e si rifugiò in Egitto. E rimase là fino alla morte di Erode, affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta, che dice: «Ho chiamato il mio figlio fuori dall'Egitto».        Questo episodio di Matteo è l'unico nei vangeli a riferirlo. Viene riproposto anche in alcuni scritti apogrifi e in altre fonti non cristiane facendone diventare polemica contro l'evento raccontato, l'autenticità del viaggio e del soggiorno e l'identità del Cristo. L'intenzione di questo racconto, probabilmente è proprio quella di rispondere a questo tipo di polemiche facendo rilevare la veridicità del

108-IL FRUMENTO DEL MONDO Il Regno di Gesù

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  IL FRUMENTO DEL MONDO Giovanni 12,20÷26 Secondo la cronologia seguita da Giovanni, cinque giorni prima della Pasqua (festa dei pani azzimi) che ricordava la liberazione del popolo di Israele da parte di Dio dall’Egitto. Gesù scende dal Monte degli ulivi e si dirige verso Gerusalemme; lungo la strada, lenta, tortuosa e in salita fino alla Porta Bella, passaggio dei re. Durante il percorso di Gesù, sopra un asinello, la folla agita i rami delle palme che si erano portati per salutarlo. La moltitudine si accalca per poterlo vedere passare e lo acclama gridando, come appunto, fosse un re: “Osanna, Osanna”. Tra la folla ci sono certi greci che vorrebbero vedere Gesù: greci, termine comune che veniva usato dal popolo israelita per identificare uno straniero, in generale. Non è certo che questi fossero di razza greca: forse erano ellenisti? Al tempo di Gesù, tutto quel mondo civilizzato e istruito parlava il greco: grande veicolo di sviluppo con situazioni e privilegi enormi per chi

107-L' AMMINISTRATORE INGIUSTO-Sequela

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  L’AMMINISTRATORE INGIUSTO Luca 16,1-8 Amministratore infedele, sembrerebbe un titolo non esatto, piuttosto sarebbe preferibile ingiusto.   Questo servo curatore comunque viene accusato. Si sparge la voce che questo servo non cura bene gli interessi del padrone. Il ricco signore interviene e chiede perché di questa amministrazione fraudolenta.    Il curatore è con le spalle al muro, non può più scappare, accetta il giudizio, si sente mancante, e si riconosce in quello stato. Se avessi avuto fede... pensa: non mi sarei trovato in questo guaio. Se queste sono le mie opere: non avrò merito alcuno. Mi sono servito dei tesori del padrone per me stesso senza pensare agli altri, a distribuirli, a condividerli, sono stato avaro ed egoista su quello che non è mio, sono servito a poco. Il padrone mi ha lasciato ancora un po’ di tempo, vedrò di poter rimediare. Non c’è sgomento in lui, né paura, solo constatazione di ciò che è, ma anche di cosa sarebbe voluto essere. Forse pur provandoci,

106-IL GIOVANE RICCO Discepolato

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  IL GIOVANE RICCO Marco 10,17÷31 L’episodio dello sconosciuto ricco è la vicenda di una persona che sarebbe potuta diventare in quel frangente un discepolo di Gesù, come è accaduto a Matteo e Zaccheo nei vangeli, ma anche a tante altre persone dello stesso tipo, nell’incontro particolare con la Parola del maestro, nel tempo fino ai nostri giorni come Valdo e Francesco. Valdo e Francesco Il giovane non risponde a Gesù ne alla chiamata di Dio, si rattrista vedendo che non è compreso, che quel Gesù che pensava gli facesse da “buon insegnante” non lo accondiscende su questo piano e si allontana da buon ebreo che sa di stare nella benedizione di Dio per la sua posizione sociale e istruzione etica. E’ la vicenda dell’insuccesso dell’uomo che pensa di essere retto e a posto con tutto, vede soltanto il suo tornaconto sia materiale che spirituale: un fariseo che non vuole rinunciare al suo benessere per altri che considera inferiori e non giu