80-LA BUONA NOTIZIA Gesù nasce
Come si vive il Natale di Gesù a La Spezia |
LA BUONA NOTIZIA Marco 1,1÷8
Marco:
autore volutamente anonimo, nome di origine romana molto diffuso,
forse discepolo dell’apostolo Pietro, nasconde la sua identità per
rispetto agli autentici personaggi del messaggio stupefacente che
vuole trasmettere.
L’inizio
di questo libro è una proclamazione del Vangelo, il principio e il
fondamento di questa nuova dottrina, il primo ragionamento che esiste
su questo evento.
E’la
prima narrazione scritta della tradizione orale giunta fino a noi che
ricostruisce la storia della liberazione dell’umanità per opera
del Dio che scende come il Signore delle genti, per far aprire una
strada diritta al suo popolo e di conseguenza farla conoscere a tutte
le nazioni e condurre tutti per essa.
In
questo luogo ha inizio la Buona Notizia e Marco riporta le antiche
scritture di Isaia 40,3
a
dimostrazione che la profezia è avvenuta sulla promessa del Dio di
Israele al suo popolo.
Afferma
appunto che quello che dice è vero e spiega che il messaggero che
prepara la via del Cristo, l’Unto di Dio: è giunto e subito dopo
di lui è arrivato il Messia promesso.
Giovanni
il battista, precursore immediato di Gesù, considerato grande
profeta di immensa popolarità,
“la
voce di uno che grida nel deserto”:
predica in questo tempo, in un luogo desolato, vicino al fiume
Giordano, sollecitando tutto il popolo al pentimento e alla
conversione a Dio. Un ravvedimento serio e concreto dalla
contaminazione delle città, dalla politica e dal malgoverno:
chiamando le persone a farsi battezzare: purificare dai peccati,
dalle infrazioni che possono avere commesso contro la fratellanza e
contro il prossimo; perché il regno dei cieli è vicino.
Giovanni Battista al Giordano |
Marco
sottolinea che tutta la Giudea e tutta Gerusalemme, va a confessare i
peccati e si purifica per sentirsi rappacificata con Dio e continuare
la vita più tranquilla e serena con i propri simili.
Questo
battesimo non è comunque sufficiente per rimettere completamente gli
errori.
La
condizione di poterne commettere ancora: rimane. Però questo
battesimo è una sorta di preparazione al nuovo evento che si
avvicina: Dio che si mescola tra gli uomini e riconcilia il rapporto
completamente e incondizionatamente.
C’è
chi non si battezza perché non si sente peccatore, soprattutto le
classi dominanti, il re, i cortigiani, i sacerdoti, gli scribi: il
peccato non viene rimosso, si incancrenisce sempre più e porta
Israele alla rovina.
Giovanni
predica un cambiamento che lui stesso accetta: senza casa, pochi
vestiti, molto umile, poco mangiare, come fosse un digiuno,
probabilmente scalzo: quello che ha non lo spreca.
Sopporta
il deserto e la solitudine, mentre la preghiera e la meditazione sono
costanti come per gli asceti e certi monaci del medioevo.
La
sua predicazione non è per se e neppure vuole che gli altri imitino
il suo modo di vivere: ma insegna a vivere con poco, di tutto quello
che la natura da e che Dio benedice, e a non sprecare nulla come
invece avviene nelle confuse città.
Personaggio unico che annuncia l’arrivo di un'altra persona, più forte di lui, di così grande importanza che non si sente degno, neppure di chinarsi come un servo, per sciogliergli i calzari.
Personaggio unico che annuncia l’arrivo di un'altra persona, più forte di lui, di così grande importanza che non si sente degno, neppure di chinarsi come un servo, per sciogliergli i calzari.
Proclama
questa persona vestita più degnamente, con i sandali ai piedi;
portatore di un battesimo più eccellente del suo, dove l’acqua ne
è simbolo e testimonianza, ma fatto di Spirito Santo che rigenera
completamente attraverso la Parola vivente e permanente di Dio che
agisce come nuovo seme di vita per la fede che si ha in Cristo.
Battesimo
per la remissione di tutti i peccati, passati, presenti e futuri,
duraturo e permanente che consegna al credente la
vita eterna passando
dalla morte alla vita istantaneamente.
Questa
è la vera Buona Notizia: la salvezza è arrivata nel mondo, nel
cuore d’uomo o di donna perduti, ma che pentiti sanno accettare la
salvezza di Dio:
Gesù, venuto a salvare ciò che era perduto!
Gesù, venuto a salvare ciò che era perduto!
Per
questo Giovanni predica: grida! Annuncia alle persone che il
Salvatore è già in mezzo al popolo.
Quanto
è vero per noi oggi? Gesù è nel mondo, cammina per la strade delle
città, tra le folle. E’con i suoi come Lui dice:
"sono con voi tutti i giorni"? E’con la chiesa? Quale chiesa?
"sono con voi tutti i giorni"? E’con la chiesa? Quale chiesa?
IL Vento, Soffio, Spirito di Dio |
La sua chiesa sa che il Signore è presente, spiritualmente e che queste settimane di avvento sono il ricordo della sua nascita e dell’entrata nel mondo come uomo, portatore della parola di Dio umanizzata per la salvezza del genere umano.
La
Voce, L'Alito, portatrici di una strada maestra di riconciliazione e di pace,
che metterà tutti sullo stesso piano di uguaglianza e di giustizia
da attuare nel tempo e nella storia ora con noi, con la nuova umanità.
Questi
passi, come altri, che vengono predicati nelle chiese, oggi 1^
Domenica di
Avvento, ci
ricordano la nascita dell’Emanuele, Dio con noi, ma anche il
ricordo della sua vita e del cammino sulla terra: il ministerio che
Dio gli ha assegnato.
Gesù incarna l’immagine del Cristo ed è riconosciuto come il Messia; poi la morte di Dio fatto uomo che ha pagato il debito umano, e soprattutto la risurrezione del Salvatore che ci ha battezzato con lo Spirito Santo, e l’ascesa al cielo del Redentore con la promessa di un ritorno glorioso.
Per questo è indispensabile ancora oggi affermare la Buona Notizia.
Gesù incarna l’immagine del Cristo ed è riconosciuto come il Messia; poi la morte di Dio fatto uomo che ha pagato il debito umano, e soprattutto la risurrezione del Salvatore che ci ha battezzato con lo Spirito Santo, e l’ascesa al cielo del Redentore con la promessa di un ritorno glorioso.
Per questo è indispensabile ancora oggi affermare la Buona Notizia.
Per
questo la voce del messaggero di Dio grida nel deserto alle folle:
grida alla gente delle città affollate; ma desolate, di ieri, ma
anche a quelle di oggi che si prostrano ai molti dei dell’economia,
della finanza, della vanità e dello spreco, soprattutto
in queste settimane:
ma che non riconoscono il vero Signore.
Quella
voce possiamo essere noi: ora in ogni centro abitato.
Occorre
raccogliere ancora l’invito e farsi sentire: comunicare la nostra
fede nel Dio che viene e la speranza in un mondo migliore per
annunciarlo ai nostri concittadini.
Comunicare,
testimoniare: Dio verrà! La salvezza verrà! Gesù ritornerà!
Come
la prima: verrà la seconda promessa!
Comunità Evangeica Metodista La Spezia e Carrara |
Tempio e Comunità Battista La Spezia |
Consulta delle Religioni nel giardino della pace a La Spezia |
Noi
siamo i nuovi messaggeri di Dio, e non siamo i soli, quando annunciamo il Vangelo, non
servono regali, feste, pranzi sfarzosi e luci colorate: porgiamo
la mano al fratello, all’amico o allo straniero che sia, portiamo con
noi la dolcezza, un sorriso e un aiuto concreto.
Dio porta liberazione, attraverso di noi e con noi: la salvezza e la gioia, sentimenti veri di amore, fratellanza, uguaglianza.
Dio porta liberazione, attraverso di noi e con noi: la salvezza e la gioia, sentimenti veri di amore, fratellanza, uguaglianza.
Anche
noi aspettiamo e proclamiamo la nuova venuta del Redentore che ci ha
promesso:
“sarò
con voi tutti i giorni…”
Gesù
è la facile strada, diritta come ce la descrive Isaia, il profeta.
Un
liscio percorso, stabile e solido come la roccia, dove ogni nazione,
popolo e diversità potrà percorrerla con sicurezza e serenità. La
via chiamata Santa da seguire e da fare percorrere alle altre
persone!
In qualsiasi strada ti trovi, Gesù è il nuovo percorso che tutti possono fare, una strada aggiustata e spianata con lo Spirito Santo pronto a condurre, a salvare, a conservare, a dar pace e vita a tutte le genti.
In qualsiasi strada ti trovi, Gesù è il nuovo percorso che tutti possono fare, una strada aggiustata e spianata con lo Spirito Santo pronto a condurre, a salvare, a conservare, a dar pace e vita a tutte le genti.
Lo
Spirito Divino: il Dio
delle città e dell’immensità,
crea concretamente una strada nuova lavorando all’interno del cuore
umano per costruire e realizzare proprio qui, su questa terra questa
via:
solidarietà,
giustizia, pace, uguaglianza e lavoro; condivisibile da tutto il
genere umano.
La presenza di Gesù ci ricorda che Lui è la via, la verità e la vita ed esorta le chiese ad annunciarla: a cercare l’unità che la testimonia, a recuperare i disorientati che si sono persi nello smog e tra i rifiuti delle metropoli, ad indirizzare la gioventù che si brucia nell’alcool e nella droga inseguendo miraggi e vanità, ad esortare gli affaticati e gli assopiti di questa stanca civiltà e religiosità, che non vuol sentire la voce e cammina fuori del bordo di questa strada da Lui innaugurata.
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