85-VISIONI moderne e antiche- Geremia-Profeti e profezie

Mandorlo in fiore
              Pentola che bolle

VISIONI antiche e moderne. Geremia 1,1-19

Al giovane profeta Geremia viene affidato il compito di predicare un messaggio di conversione e sopratutto di ricordare al popolo che è la storia il luogo dove Dio si rivela e agisce. Affermazione che non trova pronta risposta dagli uomini!!!

Il Creatore non esiste, solo evoluzione? L'Esistente è lontano, non si interessa degli uomini? L'Onnipotente non è presente e non guida l'umanità? La Parola di Dio non è Gesù e non ha salvato l'umanità...ecc...

Lo stesso Geremia si sente inadeguato per il suo parlare, la sua giovinezza sui tempi e le problematiche che stanno per accadere.
Come interpretare gli eventi storici, anche eclatanti e disastrosi, come comunicare, la rivelazione di Dio al suo popolo, ma in generale all'umanità. Significato questo che tende ad escludere i mezzi di comunicazione umana, la politica, la religione e la teologia con le proprie interpretazioni; la religiosità ognuno con i propri riti e sopratutto, ai nostri giorni, la politica e i media che condizionano.
Accettare che l'azione di Dio possa anche andare contro le certezze, prettamente umane, come per certe religioni e certi popoli: la forza militare, il pensiero corrente dei popoli più sviluppati, il progresso, la conoscenza, la scienza o la medicina.























Questo testo ci fa capire che gli ebrei del tempo di Geremia interpretassero le promesse di Dio fatte al popolo una garanzia inalienabile, incancellabile e potente aldilà di ogni aspetto che il patto Dio-popolo prevedeva: ossia, il comportamento del popolo verso Dio e verso le nazioni circostanti sia nel bene che nel male.
Dio è il garante personale del popolo sempre e comunque, della libertà, della sua indipendenza ma anche delle nazioni che vengono guidate secondo la sua volontà.

Geremia afferma il contrario. L'appoggio divino non è affatto scontato e Dio rimane comunque libero difronte ad un comportamento maldestro e malvagio del popolo, ad un peccato reiterato senza conversione ne pentimento alcuno.
Geremia viene considerato disfattista, demolitore di Israele, collaborazionista dei babilonesi. Segregato diversi anni in prigione; quando Gerusalemme viene presa e deportata a Babilonia, viene rapito da partigiani giudei amici degli egiziani e viene portato in Egitto dove probabilmente morirà.



Il messaggio di Geremia porta la Parola di Dio come creatore amoroso dell'universo, tutto, che da valore al suo messaggio d'amore e che pretende risposte piene di contenuti di fede verso questo amore incondizionato ma che è condizionato dal fatto che non può considerare il colpevole come innocente e cerca di recuperarlo in ogni tempo, inviando messaggi e messaggeri come in questo caso. Geremia spiega e rende intelligibili le parole di Dio che sottolinea la responsabilità politica e sociale di chi ha autorità e potere evidenziando il desiderio di avidi guadagni, che praticano la prepotenza, la prevaricazione, la menzogna, il ladrocinio, che non vogliono pentirsi e ritornare a considerare il patto con Dio.



La prima visione di Geremia: il mandorlo, primo albero che fiorisce all'inizio della primavera, sta a significare la vigilanza, la venuta degli eventi, la luce sulla dichiarazione della Parola di Dio e dei suoi avvertimenti.
La seconda visione: la grande pentola che bolle con la bocca che pende dal nord-est, verso Israele; spiega che saranno i babilonesi ad invadere il territorio e travolgeranno tutto. Gerusalemme compresa.

La pentola che bolle in questo tempo qual'è, cos'è e dov'è?







L'allegoria delle visioni non è una fantasmagorica e assurda favola fantascientifica, ma è la previsione di cosa accadrà veramente, certezza di anticipata dimostrazione di chi è il vero profeta dell'Altissimo, che legge il presente alla luce del futuro della Parola comunicata da Dio.
Geremia comandato da Dio è in causa nel proprio contesto storico. 
E' dalla parte della Parola pronunciata che non guarda accadere gli avvenimenti, ma cerca di sollecitare i suoi concittadini a credere e ad essere dalla parte di questa Parola Profetica anche se essa è drammaticamente contro Israele perché ribelle alla volontà del Signore con politiche ed economie egoistiche e repressive, con alleanze sbagliate: gli egiziani. 
Specchio delle nazioni odierne.



Meglio è seguire il Signore senza combattere, arrendersi lasciare le proprie case ed essere deportati verso una terra straniera: Babilonia, ma dove vivere in modo migliore, moltiplicarsi nel bene e nel benessere, cercare il bene della città e pregare il Signore per essa, perché dal bene risponda altro bene e possa ricondurre il popolo nei territori che Dio aveva loro assegnato. Questo ha determinato la fama di autenticità profetica di Geremia.

In questo nostro tempo, in questo presente allargato da informazioni non troppo buone che ci arrivano da tutto il mondo: disastri provocati dall'uomo città frantumate, cittadini violentati e feriti, disastri ambientali provocati dalla natura, e dall'uomo, economie in dissesto e popoli in fermento che si muovono verso nazioni più avvantaggiate, il fanatismo religioso e razzista, la povertà in aumento, il Coronavirus, COVID-19 ecc...ecc. Tempo che chiama:  meglio è restare nelle proprie case per sconfiggere il nemico e fare del bene alla città.




Cosa pensano i governanti della città dei popoli più progrediti, che provvedimenti pensano di adottare? Ma sopratutto cosa pensa la cristianità mondiale, cosa pensa la nostra chiesa, cosa pensa il credente?

Chiamato a vedere, a vigilare come il mandorlo! Che visioni ha?
Possono aiutarlo gli avvenimenti di Geremia anche se diversi dal contesto globale del nostro tempo, ma non troppo lontano dai sentimenti e dalle azioni di quei governanti e di quei cittadini del popolo di Israele. Il nemico incombe!
Non troppo lontano ne troppo diverso da quel potere di autodeterminazione di autodifesa, di autarchia, di onnipotenza che ancora Israele sta dimostrando; che le nazioni dimostrano, altro che Europa Unita, che giustizia di economie, che solidarietà ai propri vicini.

Il Dio che ha riportato gli ebrei nella patria dei padri, sono certi, saprà anche difendere le loro proprietà, le loro libertà commerciali, le loro vanità economiche espansionistiche.
Lo stesso Dio che ha cristianizzato l'Europa, saprà difenderla così come si è sviluppata; che ha riportato la pace nelle nazioni, saprà mantenerla?














Questa Europa, ancora però con tutte le nazioni così lontane dalla Parola, dalla volontà di un Dio, che non può giustificare quello che sta accadendo nei popoli, nel pianeta. La non solidarietà, la fame, i morti ingiustificati nel mare di mezzo, le guerre in Medio Oriente, le economie e le politiche autarchiche ed espansionistiche che privilegiano gli stati diventati Grandi e gli altri soccombono, le malattie che privilegiano i più ricchi, il Coronavirus che devasta gli ospedali e le cliniche meno equipaggiate, più povere.



Ancora una volta anziché ricordarsi del Patto con il Dio di tutte le genti e fondare i principi sulla sua Parola, sia Israele, così come in tutte le nazioni i cui governi si definiscono cristiani, credenti, non stanno percorrendo la strada dell'unità, ma della divisione, della vanità e della menzogna.

Sulla presenza vera del Dio che è presente nella storia, e che vuole solidarietà verso i più poveri delle città, verso i popoli meno abbienti, un aiuto reciproco tra le nazioni, una visione unica di sanità, di giustizia sociale, una condivisione di pace generale e la salvaguardia del creato per tutti.
Dio è legato con azioni nella storia, la muove o non se ne cura?
Rimanda forse il suo giudizio o ci sta informando anche con questo avvenimento per farci comprendere! Unirsi o disgregarsi ancora?


SOLIDARIETÀ' CINESE

SOLIDARIETÀ' EBRAICA

SOLIDARIETÀ' MONDIALE

Anche Israele è legato alla storia dei popoli, pietra di inciampo per le nazioni, ma anche per se stesso. Da dove arriverà il giudizio di Dio forse dal settentrione come la pentola di Geremia. (Gog-magog) Da dove è arrivato il Coronavirus?
Ogni nazione è legata alla storia dei popoli: quale sarà quella dell'Italia, dell'Europa?

Il credente riesce ad intravvedere la mano di Dio sugli eventi che accadono o la vista gli si è accorciata al punto da non sentire più il suono della fede nella Parola.
Il contributo della Parola di Geremia è proprio quello di aver reso lo sguardo dei credenti ad una visione verso il comportamento del popolo: Israele; ma anche più in generale, verso il divenire di Dio che muove la storia e i popoli e far riflettere il nuovo popolo su un Signore dell'universo capace di mettere in discussione il futuro dei suoi figli, delle nazioni, sulla base delle loro scelte: politiche, sociali ed economiche (il bene o il male).
Il sempre conflitto nelle nazioni, l'egoismo nazionale, la discriminazione razziale, la situazione delle chiese, il depauperimento dei fedeli in generale, la scienza che arma e disarma e può scappare di mano, il caos della pandemia sui popoli.
E' il frutto della modernità, della mondanità che avanza, del progresso a tutti i costi; la secolarizzazione e il populismo che dilagano? O l'inizio di un giudizio di Dio sul comportamento delle nazioni, sull'operato dell'umanità, sulla fede di ogni credente!
La solidarietà, l'umanità, la comunione, la condivisione, l'amore del Padre, l'amicizia del Figlio, la presenza dello S.Santo, quanto ha modificato il credente?
Quanto ha modificato la storia, le religioni, le nazioni, l'umanità?



Testimoniare, solidarizzare, aiutare il prossimo, pregare per il bene della città, del paese, del mondo, questo è ancora il nostro compito come credenti, predicatori della Parola, figli di un unico Padre. Anche se inadeguati, fragili, imperfetti; così chiamati a comportarci come il Figlio, l'Unto di Dio, pieni di umanità, amicizia, fratellanza, amore.



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