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133-CAPIRE O NON CAPIRE-NON VEDERE O VEDERE

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CAPIRE O NON CAPIRE-N ON VEDERE O VEDERE Giovanni 16, 5-16 Ma ora me ne vo a Colui che mi ha mandato; e niun di voi mi domanda: Dove vai? Invece, perché v'ho detto queste cose, la tristezza v'ha riempito il cuore. Pure, io vi dico la verità, egli v'è utile ch'io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. ...

132-ELIA DIO E I CORVI

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  ELIA, DIO E I CORVI 1^ Re 17,1÷6 Racconto profetico che ci presenta un personaggio Elia, che come altri in questo periodo, Eliseo-Micaia, hanno assunto un rilievo molto importante nella storia settentrionale del popolo di Israele. Personaggi esagerati e straordinari che compiono prodigi, sono intraprendenti e pieni di autorità. Si rapportano con il popolo come fossero dei re. Gli scrittori deuteronomisti di queste narrazioni vollero mettere in evidenza la crisi tra la monarchia e il popolo meno abbiente e povero del regno, per trasmetterlo alle generazioni successive. Fecero conoscere la vita e la realtà con queste storie “Leggende popolari” che si diversificavano dalle categorie del potere del re e dell’élite delle città più importanti, come appunto Samaria, la nuova capitale. La classe regale era distante e indifferente ai problemi di prima necessità. Il popolo comune conduceva una vita discordante dalla classe dominante, poco mangiare, pochi vestiti, ma una fede sincera...

131-IL MANDATO di GESU'

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  GESU' E IL MANDATO E Gesù, accostatosi, parlò loro, dicendo: Ogni potestà m'è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente. Matteo 28, 18-20 Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che è il vostro culto spirituale. E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà. Romani 12,1-2 Gesù in Matteo dice cosa devono fare e come si devono comportare i suoi seguaci dopo che sarà con loro tutti i giorni, non con il corpo ma in forma spirituale. Anche l'apo...

130-IL SORDOMUTO DELLA DECAPOLI

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  IL SORDOMUTO DELLA DECAPOLI Marco 7,31-37 Partitosi di nuovo dai confini di Tiro, Gesù, passando per Sidone, tornò verso il mare di Galilea traversando il territorio della Decapoli. E gli menarono un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che gl'imponesse la mano. Ed egli, trattolo in disparte fuor dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; poi, levati gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: Effathà! che vuol dire: Apriti!  E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si sciolse lo scilinguagnolo e parlava bene. E Gesù ordinò loro di non parlarne ad alcuno; ma più lo divietava loro e più lo divulgavano; e stupivano oltremodo, dicendo: Egli ha fatto ogni cosa bene ; i sordi li fa udire, e i mutoli li fa parlare. Gesù sta attraversando la regione così chiamata Decapoli, territorio che comprende dieci città. Un sordomuto viene portato davanti a Lui affinché lo guarisse; come lo hanno visto fare altre volte nel suo muoversi per la ...