115 LA CROCE E' VUOTA-LA TOMBA E' VUOTA-RISURREZIONE-Amicizia vera

 

LA CROCE E' VUOTA-LA TOMBA E' VUOTA: RISURREZIONE (rivisitata)

1^ Corinzi 15, 11-26

Paolo Apostolo: sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto: e credete.

Or se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non v'è risurrezione de' morti?

Su questo ti ascolteremo un'altra volta dicono a Paolo.

I greci eruditi, nell'areopago: ma ora anche persone comuni, gente del pubblico: l'umanità in generale

Ma se non v'è risurrezione dei morti, neppur Cristo è risuscitato;

e se Cristo non è risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione, e vana pure è la vostra fede. I predicatori predicano per niente.

E noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiam testimoniato di Dio, ch'Egli ha risuscitato il Cristo; il quale Egli non l'ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano.

Difatti, se i morti non risuscitano, neppur Cristo è risuscitato; e se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati.

Anche quelli che dormono in Cristo, son dunque morti.

Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.

Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.

Infatti, poiché per mezzo d'un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la risurrezione dei morti.

Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati; ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine, quand'egli avrà rimesso il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà ed ogni potenza.

Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.

L'ultimo nemico che sarà distrutto, sarà la morte.

LA CROCE E' VUOTA                  1^ Corinzi 15, 11-26

Perché rappresentare il vivente ancora sopra la croce?

La croce è vuota: noi evangelici siamo iconoclasti.

Dividiamo la croce, da Gesù crocifisso e risorto.

Ricordiamo la croce senza Gesù, perché Lui è vivente e vive nel credente, tra i credenti e nella chiesa: con loro nella nuova umanità, nel mondo.

"Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dell'età presente"

"Dove due o tre sono radunati, io sono in mezzo a loro".

Diversamente il Crocifisso Gesù, se non è risuscitato, può diventare un amuleto, un idolo d'uomo, un' immagine di legno o di altro materiale, costruito dall'uomo: sordo, muto, freddo, senza potenza e senza amore.

Strumento contro fratelli, sorelle, contro l'uomo o altre religioni, contro nazioni, razze: delitti contro l'umanità; usato strumentalmente "per benedir massacri", purtroppo non soltanto nel passato, anche oggi nell' Europa e in Russia.

Nazioni che si definiscono cristiane .

         

MA IL VERO DIO DICE:    

IO SONO IL CREATORE, IL SALVATORE, LO SPIRITO DI VITA

IO sono il Dio della vita, che da la vita: il Vivente per sempre.

LA TOMBA E' VUOTA! PERCHÉ' CERCATE IL VIVENTE TRA I MORTI.

E se Cristo non è risuscitato, la predicazione non serve a niente, la fede a chi è rivolta e la speranza è un'utopia.

Gesù è risorto!!! LA BUONA NOTIZIA Marco 1,15

Marco: evangelista, predicatore è autore di questo messaggio stupefacente che vuole trasmettere all'umanità.

L’inizio di questo libro è una proclamazione del Vangelo, il principio e il fondamento di questa nuova dottrina, il primo ragionamento che esiste su questo evento.

E’la prima narrazione scritta della tradizione orale giunta fino a noi che ricostruisce la storia della liberazione dell’umanità per opera del Dio che scende come il Signore delle genti, per far aprire una strada diritta al suo popolo e di conseguenza farla conoscere a tutte le nazioni e condurre tutti per essa.

In questo luogo ha inizio la Buona Notizia: Gesù è risorto.

Marco riporta le antiche scritture di Isaia 40,3 a dimostrazione che la profezia è avvenuta sulla promessa del Dio di Israele al suo popolo.

Afferma appunto che quello che dice è vero. L’Unto di Dio è giunto, il Messia promesso è la Buona notizia! Perché il regno dei cieli è vicino.
Questa è la vera Buona Notizia: Gesù è risorto.
La salvezza è arrivata nel mondo, nel cuore d’uomo o di donna perduto, ma che pentito sa accettare la salvezza di Dio:

Gesù, venuto a salvare ciò che era perduto!

Il Salvatore è già in mezzo al popolo, ai popoli e predica la Buona Notizia: la salvezza all'umanità, la riconciliazione, la pace e la risurrezione dai morti.

Quanto è vero per noi oggi? Gesù è con i credenti, nel mondo; cammina per la strade delle città, tra le folle: e vero che la morte non ha potuto trattenerlo?

E’ con i suoi come Lui dice: sono con voi tutti i giorni?

Chi sono i suoi? Guardiamo oggi: cosa avviene in Europa, tra cristiani, ucraini e russi: fratelli quasi di sangue, quasi uno stesso popolo. Questi cristiani sono i suoi.
Gesù è con la chiesa? Quale chiesa? La chiesa Ortodossa in questo tempo, o altra?

La sua vera chiesa, i suoi, sanno che il Signore è presente e si comportano come a Lui piace.                                                            Sempre in pace tra tutti gli esseri creati.                                                Spiritualmente  in questa settimana di ricordo della sua Risurrezione, la chiesa, i suoi, sono portatrici della parola di Dio umanizzata per la salvezza del genere umano e della natura.                                           E' un fatto!

La Voce portatrice di una strada maestra di riconciliazione e di rispetto reciproco, mette tutti sullo stesso piano di uguaglianza e di giustizia da attuare nel tempo e nella storia.

Perché l'umanità non ci riesce, perché no i cristiani. Perché non si crede nella risurrezione, nella nuova nascita?











Questi passi che vengono predicati nelle chiese, nella settimana della Risurrezione, ci ricordano l’Emanuele, Dio con noi, ma anche il suo esempio: il ministero che Dio gli ha assegnato: vita, sofferenza, morte e risurrezione dai morti.

Gesù incarna l’immagine antica del Messia ed è riconosciuto come il Cristo; figlio di Dio, poi la morte di Dio fatto uomo che ha pagato il debito umano, e soprattutto la Risurrezione del Salvatore che ci ha lasciato lo Spirito Santo, e l’ascesa al cielo del Redentore con la promessa di un ritorno glorioso.

Per questo è indispensabile ancora oggi affermare all'umanità la Buona Notizia e la risurrezione di Dio, figlio di Dio Padre, Creatore.

Per questo la voce dello Spirito si fa ancora sentire dalle folle: informa la gente delle città affollate. A quelle desolate di oggi che si prostrano ai molti amuleti d'oro. Dei dell’economia, della finanza, della vanità, dello spreco, della guerra e della distruzione.          Dicono di credere, ma non riconoscono il vero Signore.

La voce di rinascita e riconversione, promossa dallo Spirito, dobbiamo essere noi: ogni credente nel Gesù risorto.


Ora, in ogni centro abitato, in ogni angolo sperduto e distrutto, in ogni area devastata, semi desolata; per ogni persona angosciata, ferita, martoriata.

Occorre raccogliere ancora l’invito e farsi portatori: comunicare la nostra fede nel Dio che risorto viene per la speranza in un mondo migliore di pace e giustizia per annunciarlo ai popoli, alle nazioni, governi, governanti e parlamenti.

Comunicare, testimoniare:                                                                  Dio verrà! La salvezza verrà! Gesù ritornerà!

Come la prima: verrà la seconda promessa!

Noi siamo i nuovi messaggeri di Dio, e quando annunciamo il Vangelo, porgiamo la mano al fratello, all'amico o straniero che sia, portiamo con noi la dolcezza, un sorriso e un aiuto concreto: non carri armati e fucili: aboliamo le armi e la guerra.

Dio porta liberazione nell'incontro, attraverso di noi e con noi: la salvezza e la gioia, sentimenti veri di amore, fratellanza, uguaglianza.

Noi aspettiamo e proclamiamo la nuova venuta del Redentore che ci ha promesso:sarò con voi tutti giorni…”

Un alba nuova.

Per questo è stata una difficile strada, che per Lui è passata attraverso la sofferenza, la croce, e la risurrezione.

Una via ora facile e diritta come ce la descrive Isaia, il profeta.

Un liscio percorso, stabile e solido come la roccia, dove ogni nazione, popolo e diversità potrà percorrerla con sicurezza e serenità: se vorrà?

La via chiamata Santa da seguire, da insegnare e da fare percorrere alle altre persone: la porta nel Regno di amore del Padre, Creatore, Infinito.

Gesù è il nuovo percorso che tutti possono fare, una strada aggiustata e spianata con lo Spirito Santo pronto a condurre, a salvare, a conservare, a dar pace, vita e giustizia a tutte le genti: al globo intero.

Lo Spirito Divino: il Dio delle città e dell’immensità: non quelle distrutte dalle bombe e cosparse di morti. Il Risorto sta lavorando all'interno del cuore umano per costruire e realizzare proprio qui, su questa terra questa via: solidarietà, giustizia, uguaglianza e lavoro; condivisibile da tutto il genere umano.


La risurrezione di Gesù ci ricorda che Lui è la via, la verità e la vita ed esorta le chiese, i suoi ad annunciarla: a cercare l’unità dei cristiani e di ogni religione sparsa nel mondo che testimonia la riconciliazione e la pace e invita gli umani e i credenti ad aiutare gli afflitti, i sofferenti, e i profughi innocenti. A recuperare i disorientati che si sono persi tra le macerie, nello sconforto delle città distrutte, ad indirizzare la gioventù senza guerre o violenze ad esortare gli affaticati e gli assopiti di questa stanca civiltà e religiosità che non trova altro sentimento nello scontro, nella guerra. La risurrezione chiama tutti i suoi a risorgere, per diventare buoni atleti di Cristo ed annunciare a questa umanità che non vuol sentire la voce e cammina fuori dai bordi e non guarda la vita: aldilà della croce.

Dentro il sentiero; la Buona Notizia del Regno è già la ricompensa del Padre.


Schagal



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