104-LA CONVERSIONE DI SAULO Sequela

PAOLO cade da cavallo "CARAVAGGIO"
LA CONVERSIONE DI SAULO Atti 9,1÷19
Saulo, cade a terra a motivo di una fortissima Luce che proviene dal cielo e che sfolgora tutt’intorno. Subito sente una Voce: “perché mi perseguiti”.
Racconto questo molto conosciuto e diventato così famigliare e importante da poter essere narrato anche con accrescimenti figurativi, come la caduta da cavallo, aggiunta appunto dal Caravaggio nel suo celebre dipinto del 1600 e quindi entrata nella memoria cristiana probabilmente in questo modo.
Il racconto si inserisce nella sequenza delle narrazioni di conversioni che vogliono esaltare la fama di questa nuova fede allargata a tutte le genti
Queste conversioni indicano che questa nuova dottrina comincia a diffondersi fra le nazioni.



Gesù è quella Luce: la Luce del mondo che rischiara le tenebre (lux lucet in tenebris) e la Voce come Parola di salvezza e di pace per tutti, Ebrei e pagani, “pace a voi”.
La fede in Lui subordina ora l’ubbidienza alla Legge di Dio, ma alcuni sostengono che si deve osservare comunque, mentre altri cristiani affermano che Gesù ha dato un valore diverso al rapporto personale con Dio introducendo la riconciliazione e il perdono.
Sentimenti che vengono dal Padre amoroso e che cambiano i confini della salvezza che è per Grazia, senza bisogno dell’ubbidienza dell’uomo alla Legge, perché comunque rimane imperfetto. Questo è quello che divide i cristiani giudei da quelli pagani.
Gli Ebrei ortodossi, invece, come Saulo, osservanti della legge, prendono pretesto, pensando di essere fedeli a Dio, per perseguitare ed imprigionare tutti coloro che non vogliono sottostare alla Legge e all'autorità della Sinagoga.


Saulo è il modello del nemico, per eccellenza, dei cristiani, e mentre si dirige per catturare questi nemici incontra Gesù. La Luce e la Voce lo fermano sulla sua strada polverosa e presuntuosa che pensava essere rigorosamente giusta e vera.
Avviene la conversione. Saulo vede questa Luce che altri non vedono, sente una Voce che altri non comprendono: è personale! Arriva quando meno si aspetta e che non si sarebbe mai pensata e voluta. Illumina soprattutto quelli che vedono soltanto una via, e ascoltano soltanto, come Saulo, la voce della loro ambizione, della religiosità e del fanatismo.
Gesù ferma su questa strada, porta la Luce della conoscenza a tutto il corpo, e con la Voce tocca nell'intimo l’intelligenza.



Il convertito è condotto per la strada di Damasco, chiamata diritta: cosa può avere di santo questa strada dove Dio si rivela? Ma le strade e le città sono tante, con Lui a fianco si ricomincia a vedere con occhi puliti, non impolverati. Cambia la moralità, la prospettiva futura e gli atti della vita non hanno più la violenza contro l’altro, il diverso, il nemico.
Incrocia le vite delle persone, annulla la diffidenza e provoca l’incontro tra fratelli e sorelle.
Saulo non cambia religione ne Dio, ma ora lo sente presente e lo scopre in modo diverso; la dove non avrebbe mai pensato trovarlo: i cristiani nemici sono diventati mani di amici.
Si converte dalla radicalità della legge, dalla superbia dell’arroganza contro il diverso.
Nasce dentro se stesso un’accettazione e un’accoglienza dell’altro più efficace e concreta, una comprensione maggiore delle idee altrui e una comunicabilità nuova e verso tutti.
Il suo percorso di fede sarà più sicuro e più impegnativo: lo Spirito Santo, l’Acqua ed il nutrimento Parola gli affidano una missione da compiere e il suo nome da divulgare,
Apostolo dei Gentili, ambasciatore di Dio per le genti.



Cambiamento che non è imposto ne dettato dall’uomo o da una religione ma è provocato dalla Grazia che ha ricevuto da Dio e che ora vede sopra tutti gli umani: perché la Luce del Cristo, il Risorto, indicato dalla Voce di Dio come Figlio diletto, messo a morte su una croce dalla presunzione dell’uomo, come un malfattore, un peccatore, il più misero degli uomini che rappresenta: indifesi, oppressi e perseguitati.
Gesù è per Paolo, per tutti, cristiani e pagani il luogo dove si incontra l’Emanuele: la Voce: “perdona loro perché non sanno quello che fanno” e la Luce sfolgorante della risurrezione.
La Parola arrivata a Paolo e che ora diffonde è che l’uomo non può essere giustificato dalle opere della legge, in quanto imperfetto e inevitabile trasgressore, ma è salvato soltanto per mezzo della fede che ha in Gesù Cristo, l’uomo senza peccato: perfetto davanti al Signore.
La conversione è la Lampada e la Parola, che ti segnala il cammino, che ti fa seguire la strada diritta, che ti aiuta a capire che non sei più solo ma che qualcuno al tuo fianco ti prende per mano e che qualcun altro mandato da Dio ti toglie le ultime scaglie dagli occhi.



Questo è il ruolo della comunità dei credenti: accoglienza, insegnamento ed amore. Affermare, e mandare per le strade del mondo chi dallo Spirito Santo è stato salvato ed è disposto a capire, aiutare ed amare.
Valdo, Francesco, Lutero, Wesley raccontano di questa conversione improvvisa.
Io ho raccontato la mia. Non erano scaglie ma lacrime, come quelle di molti, che hanno lavato i miei occhi per poter contemplare, poi continuare a lodare e lavorare con la sua chiesa per Lui, dopo che la Luce è filtrata in profondo.
Non è per tutti così! Ci sono molte altre strade dove l’amore del Padre sa fermare i suoi figli, sopratutto chi sente la Voce dolce e sommessa al suo interno e vede la Luce con gli occhi del cuore, creata sempre e comunque, dalla sua Grazia che è irresistibile e conduce al suo Regno.
Abramo sul monte intravvede la Luce riflessa sulla lama che sta per uccidere il figlio e sente la Voce: “fermati non usare violenza; non uccidere più”. Mosè sull'altipiano ammira la Luce ardente del pruno e sente la Voce di Dio che dice: “santo è il luogo dove ti trovi”.
Giovanni che testimonia la Luce, la vede specchiarsi sulle acque del fiume Giordano e sente la Voce: “Tu sei mio figlio diletto”.





Vocazioni e scenari che vengono da storie ed esperienze diverse che affermano Dio: sempre presente, che chiama a salvezza ed affida un mandato. L’Emanuele ancora oggi, con noi tutti i giorni, ci accoglie e ci invia come strumenti dell’Evangelo nelle strade, ora di bitume scurite.
Nelle vite di ognuno si compie una brusca fermata, su quella via che ci fa pensare di essere noi i padroni del mondo, della natura e dell’universo. Detentori esclusivi della scienza e della sapienza: in verità superiori ad ogni divinità. Dio ci raggiunge con la conversione.
Gesù, con la sua umiltà di Parola e di esempio, vuole che ci lasciamo semplicemente guidare su queste strade buie del mondo, per portare la Luce e la Voce della Buona Notizia che trasforma e da pace a tutte le genti nelle nostre città.













Gesù ci ha incontrato sulla strada che stavamo correndo, magari a cavallo, o alla guida veloce di un autovettura, a fari spenti, di notte: verso le tenebre, l’errore e l’arroganza.
La sua Luce ci ferma, ci fa vedere in modo diverso il mondo creato e la sua Voce ci nutre e ci da una nuova energia che ci permette di iniziare di nuovo o continuare la nostra missione in questa realtà che è quella delle città in cui viviamo, dove ancora esiste discriminazione, violenza, e uccisioni contro i credenti, i migranti, le donne e i diversi.
Dio ci fa difensori contro i soprusi, le vanità, gli sprechi, i fanatismi e le frodi.
Paladini della giustizia e dell’armonia per un uso equo delle ricchezze e delle risorse comuni.

Vedere Damasco, la città, la realtà con occhi diversi e saper dare la nostra risposta con la vocazione che non arriva dal luccichio e dai suoni dei centri abitati, ma giunge, da fuori di noi, come penetrante chiarore del cielo. Cadere per terra, in ginocchio se vuoi, e concentrato in preghiera: luogo santo per te, ascoltare la Voce e imparare la direzione della nostra missione per procedere insieme e ricominciare ogni volta, nuovamente a sperare La luce.

















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