20-Il vero sentimento dell'AMICIZIA
I sentimenti di gran valore:
amicizia, fratellanza, famigliarità, comunione, affetto...
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L'ultima cena con gli amici, ci sono anche le donne. TINTORETTO |
L'amicizia di Dio verso un uomo: forse sono molti!
LA
RISURREZIONE DI LAZZARO. Giovanni 11,1-46
Gesù
sta percorrendo paesi e villaggi della Perea, territorio aldilà del
fiume Giordano, perché i Giudei, vedendo i miracoli che faceva e ché
si definiva figlio di Dio facendo queste opere, trovavano pretesto
per lapidarlo. Lui si era allontanato da loro.
Giunge
notizia che il suo amico Lazzaro che Lui ama, sta molto male e per
questo è richiesta la sua presenza per poter risolvere la situazione
pericolosa.
Gesù
vuol bene a Maria, Marta, Lazzaro, vuol bene a quella casa, quella
semplicità, quella familiarità. Ogni volta che vi giunge, dopo il
suo viaggiare, dentro queste mura, non solo di sasso, trova ristoro,
accoglienza, disponibilità; trova sentimenti umani e caldi.
Tutti
i locali e le pareti sono impregnate di profumo di nardo schietto
usato da Maria su di Lui. Olio odorifero di gran prezzo come
l’amicizia che assapora, tutti lo chiamano famigliarmente Gesù.
Lui
non si sente ospite, ma parte integrante della famiglia, un fratello
tra fratelli e sorelle. La sua Divinità sembra essersi fermata fuori, prima
dell’uscio; qua vuole riposare la mente e il corpo, stare in
compagnia e condividere.
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A casa con il Coronavirus |
Questa
volta però lo chiamano con urgenza, anche tra queste mura, come tra
quelle di tutto il mondo, ci sono problemi: la stessa ansietà, le
stesse preoccupazioni, la fragilità dell’essere di fronte alla
sofferenza, alla malattia, c'è il virus.
Il
bisogno di conforto, di aiuto, di una buona parola.
Questa
è la parola che dice, così a caldo, una frase incomprensibile,
senza un significato logico, come se conoscesse già, e soltanto Lui
la sintesi dell’evento.
“Questa
malattia non è a morte, ma per la gloria di Dio”
Sapremo trasformare questo Coronavirus alla gloria di Dio.
Sapremo trasformare questo Coronavirus alla gloria di Dio.
Chi
lo ascolta al momento cosa capisce, cosa può intendere?
Chi capisce i profeti del nostro tempo che ci richiamano al cambiamento alla conversione alle sue leggi alla sua giustizia.
Chi capisce i profeti del nostro tempo che ci richiamano al cambiamento alla conversione alle sue leggi alla sua giustizia.
Da
quando giunge la notizia, Gesù si trattiene ancora due giorni, in
tutto tre, questo è l’intervallo di tempo a questo miracolo.
La
sua calma, il suo indugio, sembra facciano capire ai presenti, e a
noi che forse Gesù non sa voler bene, non sa preoccuparsi di chi gli
è a cuore, non sente affetto sincero, addirittura afferma:
”Io mi rallegro per voi di non essere stato la, affinché crediate”.
”Io mi rallegro per voi di non essere stato la, affinché crediate”.
Chi
sarà mai quest’uomo che si rallegra della morte, per giunta di un
amico.
Non
può fare subito qualcosa per lui come ha fatto per altri?
Perché non ferma questo virus, tutte queste morti?
Perché non ferma questo virus, tutte queste morti?
Sempre
presenti intorno a Gesù, a Dio questo mormorio e inimicizia.
Ora
sapendo che Lazzaro è morto, decide di andare e vi arriva che è già
da quattro giorni nel sepolcro, morto aldilà di ogni ragionevole
dubbio di morte apparente e di contestazione.
Già
puzza gli afferma Marta arrivata per incontrarlo.

Erano con lei una moltitudine di giudei. Tra loro, quelli che lo avevano contestato per i miracoli che faceva, quelli che non credevano in lui e non credevano fosse figlio di Dio; giudei che volevano lapidarlo, per questo gli stessi apostoli, poco convinti non volevano accompagnarlo.

Erano con lei una moltitudine di giudei. Tra loro, quelli che lo avevano contestato per i miracoli che faceva, quelli che non credevano in lui e non credevano fosse figlio di Dio; giudei che volevano lapidarlo, per questo gli stessi apostoli, poco convinti non volevano accompagnarlo.
Gesù
si sente sconsolato, avvilito dall'incredulità che lo circonda,
vorrebbe trovare più fede, più fiducia, amicizia concreta,
specialmente dai suoi, dal suo popolo, dai sapienti e religiosi che
si sentono sempre più a posto degli altri.
Dio
gli manda un aiuto spirituale, nascosto e impercettibile da tutti,
una donna, dedita ai lavori di casa, una casalinga, che nessuno
considera, tanto meno gli uomini ebrei di quel tempo.
“Prima
ancora di essere invocato Io ti esaudirò”.
Gli sussurra il Padre al contempo.
Gli sussurra il Padre al contempo.
Frase
già usata in passato che ha valenza per tutti.
Marta
la credente. “Se tu
fossi stato qui Signore…”
Riconosce
la sua autorità, sa che è mandato dal Padre, e che:
“Dio
gli darà tutto quello che chiederà”
Una
delle più belle confessioni di fede.
“Io
credo che tu sei il Cristo il figlio di Dio che doveva venire nel
mondo”.

La
parola di Dio e la fede di questa donna porta conforto, aiuto,
potenza a Dio stesso, contro il dubbio, contro la Morte, affinché si
manifesti vittoria e la gloria nel figlio.
“Io
sono la risurrezione e la vita. Il principe della vita”.
Gesù
è il Dio creatore, Signore della vita e dimostra all'uomo che le
cose che fa il Padre, similmente le compie il figlio, perché Dio gli
ha dato ogni cosa in mano.
“Affinché
credano che Tu mi hai mandato ed il figlio sia glorificato”.
Gesù
vincendo la morte destabilizza tutto il suo potere, sconfigge il suo
impero e il suo imperatore che si serve dell’odio e dell’inimicizia
per devastare, distruggere, provocare sofferenze e morte per
soggiogare e spaventare. Sostituisce il pensiero, la concezione
della morte nell'uomo: confine invalicabile senza ritorno, senza
speranza, perduti nell'oblio del vuoto e del nulla.
Annuncia
la vita, come azione creatrice di Dio che non si ferma ma agisce
subito ora, in questa vita e ci raggiunge con la sua amicizia, la
solidarietà, la compassione, la grazia.
Se
ci crediamo, allora lavoriamo per questo Regno.
La
parola di Dio che mai invano si perde, con vigore ritorna e risponde.
“Tuo
fratello risusciterà. Credi tu questo? Se credi vedrai la gloria di
Dio.”

Che
importanza diamo alla resurrezione, e alla fede su di essa?
Su questo si basa tutta la nostra conoscenza di Dio?
Se non crediamo vana è la fede, tutto è vano ci dice l'apostolo Paolo.
Su questo si basa tutta la nostra conoscenza di Dio?
Se non crediamo vana è la fede, tutto è vano ci dice l'apostolo Paolo.
Intanto
Gesù giunge al sepolcro, una grotta con una grossa pietra
all'apertura.
Momenti
di sfiducia, impotenza, disperazione e pianto; con lei tutti i
Giudei.
Gesù
si commuove, freme e si conturba al pianto della gente, verso una
persona cara che è morta; all'eclissi degli affetti condivisi,
alla lontananza dei corpi.
La
sofferenza, la malattia, la morte non gli sono indifferenti non è
distaccato e lontano dall'umanità che soffre; sente appunto dolore
per questo.
Gesù
piange, prega e grida, manifestazioni umane, terrene che ce lo fanno
vedere uguale a ciascun uomo.
Invoca
il Padre per l’aiuto, ma ancora per insegnamento, specialmente
nelle difficoltà più estreme; come stanno facendo molti ora in questo tempo di sofferenza e di morte.
"Lazzaro
mi è più caro di ogni cosa, è mio amico, sto bene con lui a
mangiare, a bere, a conversare, a giocare, ridere e scherzare; a
dormire sotto il suo tetto… Quest’uomo che amo, fallo uguale a
tutti questi altri che mi sono amici ora, e domani nel mondo, che non
avranno questa lieta sorte temporanea, ma avranno quella beata per
l’eternità.
Uguale
a quelli che vorrei che mi fossero amici, e che per questi non posso
far nulla più di quello che faccio; per questo piango.
Piango
perché non credono alla mia amicizia, al mio affetto per loro, al
mio amore e si stanno incamminando verso una via senza ritorno, nel nulla."
Ecco,
l’uomo risorgerà, perché: “Iddio ha tanto amato il mondo”
Gesù
piange, il suo volto è una maschera, è il pianto cosmico di Dio, di
fronte alla morte, alla morte spirituale, alla morte dell’amicizia,
all'impotenza. Per uno che uscirà dalle sbarre dell’incredulità
della morte, quanti ancora rimarranno rinchiusi e per quanto tempo;
quanti ancora si affacceranno per protestare la vita senza ragione e
senza speranza.
Piange per tutti i morti che non risorgeranno, per le pietre che sono cadute e che cadranno a coprire quelli che non hanno voluto ricevere la sua amicizia, quelli che ancora nel dubbio hanno indugiato e nessuno ha saputo aiutare, per quelli che alcuno muoverebbe neppure un sasso, nello sconfinato cimitero del mondo.
Piange per tutti i morti che non risorgeranno, per le pietre che sono cadute e che cadranno a coprire quelli che non hanno voluto ricevere la sua amicizia, quelli che ancora nel dubbio hanno indugiato e nessuno ha saputo aiutare, per quelli che alcuno muoverebbe neppure un sasso, nello sconfinato cimitero del mondo.
Piange
perché soltanto Lui dall'interno dell' ADES potrà scoprire le
tombe e liberare chi vi è prigioniero.
LA
BUONA NOTIZIA “Spostate
la pietra”. C’è
bisogno di uomini, c’è bisogno di voi, Lui ci dice.
La
pietra è pesante, di inciampo e di intoppo per chi non ha fede, o di
bene e di grazia per chi la sostiene.

Se
è necessario che alcuno si muova per spostare la pietra, giacché Tu
lo vuoi, sarà per noi il Tuo MANDATO: predicare
la vita con attorno la morte,
ed avere fiducia.
Pazzia
e vergogna per gli uomini ricchi e saccenti ed il popolo stolto.
Per
voi Tu ci dici scenderò sino al soggiorno dei morti per svegliarvi
dal sonno, per darvi franchezza e potenza, per darvi liberazione e
salvezza, per darvi risurrezione ed amore.
“Chi
crede in me anche se muore vivrà”
“Credi tu questo”?
E’ ancora l’annuncio.
“Vieni fuori”
E’ ancora l’annuncio.
“Vieni fuori”
Quanto valore ha per il mondo? E per noi oggi?
Noi
avremo forse ancora paura dell’ultimo degli spaventi?
Sappiamo
che tu sei l’amico divino, e sarai con noi tutti i giorni, e ci
aiuterai, se vorrai che muoviamo passi diritti e sicuri tra rovine e
macerie, tra tombe e sepolcri… imbiancati.
“Il
morto usci avendo i piedi e le mani legate”
“Scioglietelo e
liberatelo”
Vale
ancora per loro per noi, !

Siamo
pronti a liberarci?
Occorre
soltanto levare le bende dagli occhi e vedere i disastri ambientali e le morti; ma ancora la messe che ci è
posta davanti.
Levare
le bende dal nostro udito e sentire la voce di Dio che ancora chiama
alla luce: liberati Io sono con te.
Muovere
i piedi e le mani all'incontro, annullando la nostra apatia ed
insicurezza, per servirti o Signore con fede, dovunque vorrai sulle
strade delle città e del mondo.

DIO, Gesù dimostra sempre amicizia all'uomo, solidarietà, servizio, aiuto concreto, affetto, amore! Da uomo a uomo!


La risposta invece di certa umanità è arroganza del potere, aggressione delle masse soggiogate, falsità e violenza, da fratello a fratello! E' inimicizia contro l'umanità, contro Gesù!
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Flagellazione- Piero della Francesca- |
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