129-LA VENUTA DEL SIGNORE, FIGLIO DI DIO, PAROLA DI DIO-Rielaborato da 86

 

LA VENUTA DEL SIGNORE, FIGLIO DI DIO, PAROLA DI DIO 2^ Pietro 3,3-7--13

Sapendo questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione. Poiché costoro dimenticano questo volontariamente: che ab antico, per effetto della parola di Dio, esistettero de' cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; per i quali mezzi il mondo d'allora, sommerso dall'acqua, perì; mentre i cieli d'adesso e la terra, per la medesima Parola son custoditi, essendo riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empî.


Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.

L’argomento trattato da Pietro: apostolo che conosciamo attraverso gli Evangeli e le due epistole, con un carattere di azione e di entusiasmo e anche pieno di difetti, ma con grande fede e un convinto amore per Gesù. La sua carità sincera e la diretta percezione della verità manifestano la sua semplicità e la sua sensibilità piena di insegnamento che arriva a sondare le profondità dell'esperienza cristiana raggiungendo spiritualmente la pienezza della speranza. In questi scritti, sebbene siano comprensibili con parole chiare, il tema, anche se intuitivo per i credenti, non è di facile accettazione ne di semplice soluzione. L'argomento della venuta del Signore è sempre stato al centro della vita delle chiese a partire dagli stessi discepoli e dalle chiese della prima ora.

L’attesa del ritorno del Cristo ha dato forza e coraggio alla fede di intere generazioni, soprattutto negli anni bui dei secoli, durante le persecuzioni dei cristiani e le sconfitte morali delle comunità che su questo tema hanno trovato la forza: di questa promessa di Dio, per continuare nella vita e nella predicazione del Vangelo.


Certamente soprattutto oggi questo è un tema molto importante. Stiamo vivendo quando ancora nel mondo ci sono fanatismi violenti contro gli ebrei e i cristiani e contro altre minoranze religiose, dimenticando volontariamente la democrazia alla quale siamo arrivati facendo prepotenza alla vita nelle nazioni diverse dalla propria. Siamo penetrati in un periodo di crisi materiale profonda che purtroppo sembra durevole. Bombardamenti su città con abitanti inermi: donne, bambini, anziani, i genocidi, le guerre gli odi razziali sparsi tra le nazioni. Di crisi morale, vanità, violenza e desiderio di possedere aldilà del giusto e del lecito defraudando il genere umano, dove le certezze, le sicurezze di un futuro migliore e le speranze si stanno allontanando spegnendosi anche dentro i credenti, soprattutto delle chiese storiche.

Tema però difficile da discutere, da dialogare già con le persone che dicono di credere in Dio, figuriamoci se se ne parla con l’esterno, nella città dove le persone hanno credenze, opinioni diverse sull'evoluzione o creazione dell'universo e contrastanti sul prossimo futuro.

Qualche appiglio si può improvvisare soltanto quando ci sono brutte notizie: distruzioni, catastrofi, guerre: c’è sofferenza e si sta davanti alla morte. Quando si sta nel dolore e tutto viene a mancare, allora pensiamo di poterci sbilanciare, parlare del futuro, degli avvertimenti della Parola di Dio all'umanità e degli avvenimenti che verranno. Per i credenti che si fidano della Parola di Dio: il Creatore, saranno tempi di tribolazione e di guerra globale. Nazioni contro nazioni, continenti contro continenti e profezie di guerra contro il popolo di Dio.

Difficile parlare tra le persone di vario genere: cultura, ideologie, politica, religione, del ritorno del Cristo, della sua vittoria definitiva, della fine di questo tempo di incertezza, di ineguaglianza, di malvagità e di sofferenza. Appunto, nel nostro capitolo, Pietro vuole ricordare ai credenti, eventi che si svolgeranno nel futuro, negli ultimi giorni prima della venuta e dell'instaurazione del regno di Dio.

Afferma che in quei tempi usciranno e si manifesteranno persone che Pietro chiama schernitori, e cominceranno a parlare e affermare contro la venuta del Signore e la promessa di Dio di ristabilire la terra, sconfiggere definitivamente il male, la malvagità e i malvagi. Come avvenne per il diluvio universale e le città di Sodoma e Gomorra, come Dio giudicò e distrusse tutti gli uomini empi.

E l'Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo Genesi 6,5

Ora la gente di Sodoma era perversa e oltre modo peccatrice contro l'Eterno. Genesi 13,14


Esaminando l'oggi, constatiamo che la storia non ha cambiato i sentimenti degli umani, tutto continua nel medesimo stato. Gli uomini dimenticano volontariamente quello che è avvenuto. L'umanità ora è nella medesima situazione, non vuol cambiare la direzione, la volontà che l'ha portata fino a quel giudizio.

Appunto, Pietro vuol fare notare, scrivendo ai credenti come siano vere le parole di Timoteo riferite ai nostri tempi:         Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza. 2^Tim.3,1-5

Questa è l'umanità che siamo diventati: purtroppo!!!

Pietro accoglie per fede i fatti che avverranno e intuisce quello che i credenti, tutti, vorrebbero sapere quando e dove avverranno, senza porsi il pensiero del perché, ne dei sentimenti che ne saranno coinvolti e verranno sconquassati, devastati.

Signore, è egli in questo tempo che ristabilirai il regno ad Israele? Egli rispose loro: Non sta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riserbato alla sua propria autorità. Atti1,7-8                                                                                Pietro ricorda le parole di Gesù: Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non le sarà dato se non quello di Giona. Matteo 16-3                              La morte e risurrezione di Gesù.

Disse ancora ai suoi fratelli, ma anche ai credenti di domani, che pensavano di poter vedere almeno uno dei giorni del Figliuol dell’uomo, che non potranno vederlo ora, e neppure sarà esclusivo per qualcuno, ma quando sarà la sua venuta tutti lo vedranno, perché risplenderà da un’estremità all'altra del cielo. Luca 17,22-25 Pietro parla di un intervallo, quello che stiamo vivendo, un periodo di tempo che soltanto il Padre conosce: poi la seconda venuta ancora un po’misteriosa di questa figura: il Fedele e il Verace egli giudica e guerreggia con giustizia, sul capo un nome che nessuno conosce: La Parola di Dio. Lo seguono gli eserciti del cielo. Apoc. 19,11


Momento straordinario, Il Re dei Re risulta vittorioso contro i malvagi, nemici che lo vogliono destabilizzare dalla coscienza dell'umanità, dal globo e possibilmente dal cielo.

Ma l'Onnipotente afferma: "questo é il mio diletto figliuolo in cui mi sono compiaciuto" Matteo 3,17

Il racconto di questo nuovo evento sarà come avvenne nella descrizione dei due brani dell’Antico Testamento: il diluvio di Noè, e la distruzione di Sodoma e Gomorra ai tempi di Lot, nipote di Abramo.

Il 1° racconto ci narra momenti di sconvolgimento generale e di distruzione: pioggia che distrugge tutto, uomini, animali e cose e si salvano poche persone: Noè e la sua famiglia che ridaranno vita nuova al genere umano: sarà così?

Nel 2° racconto succede la medesima cosa: distruzione di due città importanti nella pianura del Giordano con pioggia di fuoco e zolfo. Muoiono persone e animali e si salvano poche persone che con Abramo ridaranno vita nuova al territorio che Dio ha loro promesso. sarà così?

Avverrà una cosa simile nel giorno che il Figliuol dell’uomo sarà manifestato a tutto il mondo.

In quel giorno afferma Gesù, dimenticatevi di tutti i vostri averi, non tornate a prenderli nelle città perché cercando di salvare i beni che avete potreste morire: sembra che ci sarà il 50% di possibili morti delle persone che saranno in quel luogo.

I discepoli chiedono dove avverrà questo nuovo disastro, pensando che non sarà una catastrofe globale. Gesù risponde che è impossibile prevederlo ma soltanto quando sarà accaduto, tutto questo sarà evidente. Questo è il giorno della seconda venuta del Figliuol dell’uomo.

Il regno di Dio che è già sulla terra ed è nascosto, soltanto ora sarà rivelato completamente.                                                      La venuta definitiva segnerà la vittoria di Dio su questo mondo: regno e governo saranno eterni, il male definitivamente escluso; l’ingiustizia e la persecuzione non ci saranno più.

In movimento: consulta delle religioni nel giardino della pace      religioso dormiente

Care sorelle e fratelli, dopo queste parole, noi personalmente cosa ci aspettiamo da Dio? Cosa ci aspettiamo nel nostro futuro?

Come viviamo il presente, la nostra vita sapendo questo?

Alcuni sono dei viventi dormienti, addormentati come i padri, praticano anche sovente le chiese e si rivolgono a Dio con le pantofole ai piedi, come se non dovesse succedere mai niente e sono asettici a tutto, se il mondo cade, si spostano più in là e accettano ciò che succederà così con passività.

Dov'è la responsabilità a cui Dio ci ha chiamato?

Siamo chiamati ad andare da coloro che ancora sono nel vecchio mondo e nel vecchio modo di agire, nel dubbio: dominati continuamente dalla ribellione, dall'ingiustizia e dalla malvagità. I credenti chiamati a dire che c’è una possibilità di riscatto di salvezza, di grazia e la morte non fa più paura.

Fare sentire, attraverso di noi, ora la voce di Lui che chiama a vedere la luce del nuovo regno di pace e giustizia stabilito da Dio: ora velato, filtrato, ma rivelato negli ultimi tempi per noi.

Dio ci ha assegnato così l’annuncio della sua grazia da saper offrire a tutte le genti e a tutta la creazione: la redenzione completa e una speranza di vita più giusta e migliore in un mondo migliore.

Oggi è il tempo nuovo, le cose vecchie sono passate.          Noi attendiamo la rivelazione completa: nuovi cieli e nuova terra.




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