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Visualizzazione dei post da 2016

48-LE PAROLE DI DIO-L'Eterno,Dio

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LE PAROLE DI DIO  Geremia 15,16-18  Geremia, profeta dell’Altissimo viene chiamato in una visione ad esercitare il ministero profetico. Giovane, poco esperto e poco eloquente ma mandato da Dio che ha toccato la sua bocca e gli ha ispirato parole divine per convincere nazioni e regni alla parola e alla verità dell’Eterno. Le parole profetiche per quelle nazioni e per quel periodo sono dure, di distruzioni, di sconvolgimenti ma anche di ricostruzioni e di rinascite. Informato che si sarebbe urtato con forte opposizione contro i capi, i sacerdoti, il popolo, e sebbene l’odio dei suoi concittadini sarebbe aumentato poiché annuncia la rovina della sua patria, non abbandona mai il suo ministero. Il peso di queste parole gli strappa lacrime amare e il desiderio che non sarebbe mai voluto essere nato. Smaschera l’ipocrisia dei religiosi, esorta alla dirittura e all’integrità, ma i suoi sforzi in vista del bene comune sono condannati a fallire. Non ha una vita comoda: senza f

47-TEMPO DI VENDEMMIA, L'UOMO CHE AVEVA DUE FIGLI, UVA, VITI, VIGNA-Sequela

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LA VIGNA,  L'UOMO E I FIGLI  L'UVA E I TRALCI LA VITE E L'UVA                                                     L'UOMO CHE AVEVA DUE FIGLI Matteo 21, 28÷32 Questa parabola di Gesù, subito ci fa venire alla mente quella del Padre amoroso o Figliuol prodigo: il figlio diligente e quello svogliato. Il testo, è molto chiaro: la parabola è indirizzata per insegnamento alla classe religiosa del tempo, ma anche ai suoi discepoli. Ma forse anche ai religiosi di questo tempo e quindi anche a tutti i credenti della chiesa passata e futura. L’uomo è un padre ed il Padre è Dio. I figli sono due: due modelli di figli che, dopo averli messi al mondo; da loro un' educazione, un’istruzione ma anche una individualità, una personalità, e la libertà con responsabilità. Una famiglia, certamente con differenze, ma anche somiglianze con il Padre che ciascuno deve assumere nella propria maturità, perché: il Padre non comanda come un padrone o un dato

46-L'umanità e i bambini-GESU' e i bambini- Sequela

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L'UOMO E I BAMBINI??? FERMIAMO LE GUERRE: CRIMINI CONTRO L'UMANITA'!!! GESU' E I BAMBINI Marco10,13-16 Il racconto si colloca in un momento in cui Gesù sta insegnando alle folle. I Farisei cercano di metterlo alla prova e sempre Gesù risponde con sapienza e qualità superiori; per cui la folla intorno che ascolta si entusiasma e gli presenta dei bambini (non neonati ne di pochi mesi, 3-7anni) affinché venissero toccati ed essere da Lui benedetti. A discapito dei farisei perché, s econdo il costume giudaico, i genitori erano soliti di sabato benedire i loro bambini. Nel grande giorno dell’Espiazione (il giorno del solenne digiuno) si usava presentare i bambini agli scribi perché li benedicessero. Il bambino non era nel giudaismo oggetto di particolare attenzione: non possedendo la conoscenza della Legge, condizione indispensabile per salvarsi, non meritava considerazione alcuna. I d