72-IL DISPREZZO DELLA COSCIENZA-La creazione
72-IL DISPREZZO DELLA COSCIENZA-La creazione


Il
disprezzo della Coscienza ROMANI 2,
1-16
E
l'Eterno Iddio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò
nelle narici un alito vitale (alcuni
esegeti traducono autocoscienza) e
l'uomo divenne un' anima vivente. Genesi
2,7.
In
definitiva possiamo considerare questo fatto come il dono di Dio che
assegna all'uomo, una coscienza, primaria, personale, del proprio
essere creatura e una conoscenza progressiva di vita da vivere in un'
umanità che si moltiplica e si evolve in un ordine buono: il
firmamento, il sole, la terra, la natura, con la flora e altre
creature intorno: la fauna. Stabilisce il tutto e benedice tutto
quello che ha formato.
Molto
tempo è passato, per noi; molte cose sono successe, molte
generazioni si sono succedute e noi leggiamo questi testi di quello
che ci viene asserito da chi crede a questo grande Architetto e alla
sua creazione.
L'apostolo
Paolo, nel testo dice all'uomo comune, all'umanita intera:
Ovvero
sprezzi tu le
richezze della sua benignità, della sua pazienza e della sua
longanimità, non riconoscendo che la sua benignità ti trae a
ravvedimento.Rom
2,4
Ora
davanti a questi due testi che fanno parte della conoscenza, della
cultura umana; ma direi della nostra cultura cristiana.
Sapendo che è passato molto altro tempo, molte altre cose sono
successe e molte altre generazioni si sono succedute.
La
domanda che mi faccio e faccio a voi è questa?
Che
cosa ha spinto, nell'Eden, e oggi cosa spinge un essere umano a
concupire per poi disubbidire a questa coscienza, conoscenza e
cultura che aveva e ha evoluto.


Ho
dato alcune risposte, non che non ve ne siano altre.
La
prima è l'ignoranza, quella dal punto di vista di ignorare
volutamente per poi concupire cioè desiderare ossessivamente
quello che non si conosce, che si dovrebbe non volere, appunto
soltanto per se stessi.
Adamo
ed Eva e tutti i discendenti, le generazioni hanno concupito per se
stessi senza considerare tutte le altre creature con diritti e doveri
le une con le altre.
L'umanità
stessa è una creatura: una potenza.
Non
apprezzare, la memoria della presenza della coscienza e della
conoscenza dentro se stessi, e nelle comunità umane: un errore
fondamentale.
Più o meno siamo tutti in questa colpa: ognuno vuole
ignorare per nascondere la verità dentro e fuori di se .
Soltanto
una persona falsa e che vuole ignorare, non vede la realtà e vuole
credere che la disubbidienza al Creatore, l'allontanamento dalla sua
verità sia un'invenzione umana come pretesto della teologia.
Cosa
è invece questa forza,
questo antagonismo, se non la vera invenzione umana, se non il
disastro, la sciagura e la violenza avvenuta nel giardino dell'Eden.
Io
t'avevo dato quest'ordine non ne mangiare...l suolo sarà maledetto
per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni
della tua vita. Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai
l'erba dei campi; mangerai il pane col sudore del tuo volto.
Gen.3,17b-18
Questa
tragedia, questo dramma è la realtà, non per tutti forse, ma per i
moltissimi meno abbienti, si; per gli indigenti, i senza tetto, gli
immigrati, i profughi disperati, le nazioni sottosviluppate, le
guerre, i morti in mare...
I
tre elementi principali: aria, terra, acqua enormemente inquinati da
sostanze mortali sviluppate dall'umanità, i poli si sciolgono, i
raggi del sole ci colpiscono con più violenza Realtà comprovata!!!
Che
sta sotto il sole, ieri, ma sopratutto, oggi.
Il
mondo voluto da Dio sarebbe stato bello e buono, per tutti, fatto nel
tempo giusto, senza aggiunta alcuna. Piacevole, da rallegrarsi, da
vivere insieme, in condivisione con entusiasmo e meraviglia
apprezzandolo in tutte le sue forme e nella natura, non soltanto per
se stessi ma anche per i figli e le generazioni future. Avrebbe
dovuto maturare una cultura collettiva, costruttiva con il bene
operare verso tutto il creato.
L'uomo
col suo lavoro avrebbe dovuto cooperare, collaborare con Dio; invece
allontanandosi da Lui ha prodotto falsità, malvagità,
concupiscenza, violenza, morte; forze che sono entrate nella
conoscienza umana e documentate dalla storia delle nazioni.
Il
mio pensiero è che non vedo differenza tra ignoranza voluta,
concupiscenza, vanità, disubbidienza e malvagità.
Chi
disprezza è malvagio, il malvagio vuole ignorare volutamente e
l'ignoranza di questo tipo è una colpa, un peccato non una
giustificazione, non un attenuante alla concupiscenza della bellezza
della creazione e alla vanità della creatura uomo-donna: umanità.
Il
problema della coscienza che non giustifica, non è nuovo in Paolo.
Nella Parola di Dio, la buona coscienza non
porta alla salvezza e il Creatore l'ha assegnata a tutti, la
possiedono anche persone al di fuori della fede.
Il
qual mistero, nelle altre età, non fu dato a conoscere ai figliuoli
degli uomini nel modo che ora, per mezzo dello Spirito, è stato
rivelato ai santi apostoli e profeti di Lui; vale a dire, che i
Gentili sono eredi con noi, membra con noi d'un medesimo corpo e con
noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante
l'Evangelo. Efesini 3,6-7
Dio giudicherà i segreti degli uomini, per mezzo di Gesù Cristo, e del mio evangelo. Rom 2,16 Della Parola di Gesù vissuto e morto come uomo e dello Spirito Silente incarnato nell'umanità.
Dio giudicherà i segreti degli uomini, per mezzo di Gesù Cristo, e del mio evangelo. Rom 2,16 Della Parola di Gesù vissuto e morto come uomo e dello Spirito Silente incarnato nell'umanità.
L'uomo
non ha consapevolezza per giudicare chi sarà salvato, perchè nella
disubbidienza si è tolto il giudizio, pensando di giudicarsi da
solo. (cosa è verità? Pilato).
Solo
Dio vede dentro l'uomo, vede la coscienza di tutti.
Il
Signore vede, una formica nera, sopra una pietra nera, dentro una
grotta nera, in una notte nera. Mi
insegnava mia nonna Jole.
Ogni
essere umano ha una coscienza, il teologo Barth ne ha parlato nel suo
commento all'epistola ai Romani.( la prima edizione ha proprio 100
anni)
Dio
ci ha messo interiormente una coscienza, una conoscenza che soltanto
volutamente e coscientemente vogliamo ignorare.
"Io
so di non sapere" diceva
Socrate, rivolto a una maggior conoscenza, che non può
essere l'alibi giustificativo del volere appositamente ignorare, (non
so, per questo ignoro). Questa inconsapevolezza voluta, diventa
disprezzo.
Il
disprezzo, diventa ignoranza malvagia; non è sapere o non sapere, è
il disprezzo della coscienza e della conoscenza di Dio; il rifiuto di
ricordarsi, senonchè di chiedere, di documentarsi con chi ha questa
cultura.
E' l'arroganza, la presunzione di saperne di più di chi ha questa conoscenza:
E' l'arroganza, la presunzione di saperne di più di chi ha questa conoscenza:
Conoscenza che ci arriva dal Creatore e da Gesù, suo figlio. "Questo è il mio diletto
figliuolo in cui mi sono compiaciuto". Marco
1,11 Poi
i testimoni del Padre e del Figlio, i credenti passati e presenti e
le scritture che parlano di loro.
Il
disprezzo: la disubbidienza però è cattiva maestra di tutte le
altre negazioni della vita di un umanità che ancora non vuol
ricordare e invidia e rifiuta la bellezza di tutto il creato. Il
disprezzo arriva alla natura, agli animali, alle persone e alle
chiese.
Nessuno è chiamato a giudicare il fratello, la sorella, il prossimo; nessuna chiesa è chiamata a giudicare la sorella.
Nessuno è chiamato a giudicare il fratello, la sorella, il prossimo; nessuna chiesa è chiamata a giudicare la sorella.
Le
scritture, la Parola di Dio, l'evangelo di Cristo ci indicano la
strada del sapere e di ricordare a chi ci si deve rivolgere per
recuperare questa conoscenza: l'equilibrio, l'ordine smarrito. A Dio
il giudizio ultimo.
Il
Dio in cui crediamo, di cui testimoniamo, è il Dio Creatore, pieno
di sapienza che ha ordinato il mondo e lo vuole mantenere ordinato.
![]() |
Tintoretto |
La
saggezza che l’uomo dovrebbe avere, deve percepire i legami che la
natura, creata da Dio da alle cose, come l’ordine che questa realtà
ha, che è una realtà di vita, il cui principe è Gesù risorto dai
morti, primizia di coloro che credono.
Il
disprezzo di quest’ordine conduce alla morte, questo è il
giudizio.
Quest'
ordine divino deve essere ricordato e osservato con attenzione, per
saper percepire e poi seguire il giusto orientamento verso la vita. Io sono la via la verità la vita.
Per
pervenire a questa Sapienza pura, l’umanità, deve cercare di
contemplare Dio attraverso le leggi che già regolano la natura e il
cosmo, cercare di conoscerlo più a fondo per arrivare a conoscere se
stessa, e, quindi, trovarsi mancante, non giusta, se non si specchia
con il Dio della vita e dell’esistenza di ogni cosa, che è la
regola con cui ci si deve confrontare e allineare tutti, ebrei,
greci, credenti e non credenti.
Cercare
di conoscere Gesù e il suo giusto insegnamento che ci perviene da
questo testo e ci esorta ad acquistare sapienza da Dio che la
elargisce grandemente e gratuitamente nella realtà ed ora è
visibile a tutti attraverso la sua Chiesa.
L’umanità
ha fallito è venuta meno al
rispetto per se stessa, per la fauna e per la natura. La Chiesa di
Cristo deve far riscoprire questo rispetto che si deve a Dio, al
prossimo; riconsiderando la natura, usando l'ecologia
e i diritti inalienabili dell'uomo, come educazione nelle chiese,
nelle scuole e promuovere conferenze, invitando media e istituzioni a
questa riscoperta per formare una potenza
in positivo al servizio di Dio.
di
manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al
mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il
Creatore di tutte le cose, affinché nel tempo presente, ai
principati ed alle potestà, ne' luoghi celesti, sia
data a conoscere, per mezzo della Chiesa, la infinitamente varia
sapienza di Dio. Efesini
3,10-11
Poiché
il timore di Dio è il principio della sapienza e conoscere il Santo
è l’intelligenza. Prov. 9,10
Parole
che esortano ancora a riflettere per avere un giusto rispetto di
questo Dio Sapiente, Creatore di vita e di bene per l’umanità.
Poi cercare di conoscere il Santo, il Messia, l’inviato di Dio su
questa terra: questa è l’intelligenza che ci insegnerà a
sconfiggere la forza del male, la stoltezza e la perversa
follia umana e così attraverso di Lui seguire la via della vita.
La
Conoscenza, in questo testo, ci vuole spiegare che alle azioni sono
connesse conseguenze prestabilite che il Dio creatore garantisce
senza esitare:
Tribolazione
e angoscia sopra ogni anima d'uomo che fa il male. Rom.
2,9
Così
la coscienza lega le azioni al cammino, e le articola in questa
maniera:
Buona
azione-Benedizione; Azione malvagia-Allontanamento con conseguenze e
le applica alle persone e alle nazioni.
La
sua volontà e il suo disegno per la vita sono gli elementi primari
della conoscenza. L’ordinamento del cosmo produce vita eterna o
morte all'umanità a seconda delle sue scelte. Ira e indignazione:
allontanamento, il nulla o
amore e grazia: la croce, risurrezione.
amore e grazia: la croce, risurrezione.
Se
sei saggio lo sei per te stesso, e se sei beffardo tu soltanto ne
porterai la pena.Prov. 9,12
Oggi,
però, i credenti, le chiese cristiane, riconoscono la loro
debolezza; non credo le nazioni, almeno non tutte.
Affermano
la forza in ogni tempo dell’amore del Padre per l’umanità dal
quale ogni famiglia ne' cieli e sulla terra prende nome. Efesini
3,16, sempre al di sopra di tutto e di tutti che può
superare i confini già definiti.
Dio
ha cercato sempre di insegnare, di educare, di aiutare l'umanità con
la Legge, la Sapienza, i Profeti, La Parola di Dio, Gesù, ed ora con
la sua Chiesa, il suo Popolo, verso la strada della vita.
![]() |
Le sette chiese di Apocalisse |
Le
chiese umane, nella loro diversità oggettiva, anche culturale, ma su
questo insegnamento, devono continuare a proporsi, con perseveranza e
con molta sapienza contro ogni forma di malvagità e di violenza,
procacciando giustizia e pace, annunciando la grazia di Dio: la
discesa e l’ascesa (Risurrezione) della Conoscenza di Dio sulla
terra in forma umana: Gesù, nato in una capanna, vissuto pieno di
grazia e di intelligenza nella semplicità, morto per la salvezza di
tutto il genere umano, come un peccatore, benché senza peccato, ma
elevato in gloria, onore e immortalità da donare a chi
persevera nella verità e nella giustizia sino alla fine.
Questa
è la strada!
La
primaria Conoscenza e l’intelligenza consistono nell’essere
stati, tutti, liberati dal male da Gesù, Verità di Dio e Sapienza
di Dio e che proseguendo con il suo aiuto continuo aspettiamo come
promessa la fine della conoscenza per essere così illuminati
perfettamente e completamente da Dio. e
di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché
giungiate ad esser ripieni di tutta la pienezza di Dio.Efesini
3,20
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AMORE DI DIO PADRE |
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