GERUSALEMME
CITTÀ DI PACE?
Gerusalemme
oggi:
La
parte orientale che include il famoso Muro del Pianto, dell'antico
Tempio e la spianata delle Moschee, su cui si ergono i luoghi sacri
per i musulmani, ed edifici cristiani. Abitata e
difesa dai palestinesi, fu conquistata dalle truppe israeliane nella
guerra dei 6 giorni, nel 1967.
La
città di Gerusalemme, ha una lunga storia che risale agli antichi
popoli del luogo; ne sentiamo parlare per la prima volta nella Bibbia
nel capitolo 14 della Genesi, dove Melkisedek re di Salem(
Gerusalemme) e re di giustizia: sacerdote dell'Altissimo. Si incontra
nella valle dei re ( di fronte a Gerusalemme) e benedice Dio e chiede
all'Eterno di Benedire Abramo nella liberazione che l'Altissimo gli
ha procurato vincendo i suoi nemici. Il re porta del pane e del vino
ed Abramo consegna la decima di ogni bene conquistato. Cosa ci
ricordano questi gesti? A che futuro ci fanno pensare?
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Melkisedek benedice Abramo |
E'
sempre stata un luogo di incontro o di scontro di modi di pensare
diversi. E' situata a 700 metri di altezza, sul confine tra le alture
rivolte ad occidente verso il Mediterraneo, ricche di boschi e di una
fiorente macchia mediterranea. Dall'altra parte, ad oriente, si
estendono le zone desertiche del Giuda, dove abitavano i pastori
nomadi nel deserto. In queste zone erano stanziati i Gebusei, una
popolazione locale. Il nome Gerusalemme può derivare proprio da
Iebus, città dei Gebusei o da una divinità semitica Shalem. Il nome di Gerusalemme è perciò legato agli antichi popoli del
luogo, non agli Ebrei.
Etimologia
del nome Gerusalemme: fondamento della pace, possesso di pace, città di pace. La
Città Santa: culmine
di tutti i viaggi in Terra Santa dei credenti di un unico Dio, che da
ogni parte del mondo compiono pellegrinaggi o visite.
Ebrei,
poi i Cristiani e anche i Musulmani. Queste tre religioni la
considerano la Città Santa:
Sion
titolo nobiliare, fatta Capitale e celebrata Santa dal Re Davide
perché l'ARCA dell'Alleanza vi era rimasta per molti anni (Salm.
15,29). Chiamata LA SANTA dagli Arabi, CITTÀ DELLA PACE dagli
Ebrei, e da tutti i Cristiani; nome che ha intendimento divino (2^Re
21,4) luogo particolarmente a Lui vicino ed amato, aldilà del
tempo, (Gioele 3,20-Zac8,3) città dell'Iddio vivente (Ebrei
12,22).
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Gerusalemme e l'ARCA dell' Alleanza |
La
pace nella città è una pretesa a cui gli uomini non hanno saputo
rapportarsi nonostante il Signore inviti il popolo; poi tutti i
popoli a pregare per la pace di Gerusalemme (Neh. 122,6) per
poterla attuare e non soltanto in lei. (Isaia 62,7)
"Pregate
per la pace di Gerusalemme! Prosperino quelli che t'amano!
Pace
sia entro i tuoi bastioni, e tranquillità nei tuoi palazzi!
Per
amore dei miei fratelli e dei miei amici, io dirò adesso: Sia pace
in te!
Per
amore della casa dell'Eterno, dell'Iddio nostro, io procaccerò il
tuo bene". Salmo 122,6-9
Luogo
di incontro o di scontro: di re, di nazioni, di modi di pensare
differenti, di religioni diverse, invitati in questo luogo nei tempi
della storia, (Zac. 8,22) per una riconciliazione globale, per
una strada che solo Dio conosce fino in fondo.
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Micco Spadaro: la valle di fronte alla Porta Bella di Gerusalemme |
Significato,
secondo me, di quello che Dio vuole farci intravvedere: la sua via
di pace per l'umanità, non come il mondo la può dare e che vuole
per se stesso, ognuno per il proprio interesse e non per quello di
tutti.
Così distante da quella che l'Altissimo vuole.
Sappiamo
quanto sangue è stato versato in questo territorio in ogni epoca e
dove la profanazione ha raggiunto la sua più grande espressione... e
forse non ancora.
Proprio
in questo luogo dove il Dio delle tre religioni ha fatto vedere e
conoscere attraverso il capostipite Abramo ed il figlio
Isacco che non dovranno esserci più sacrifici umani, ne spargimento
di sangue ed avrebbero dovuto insegnarlo agli altri popoli.
 |
Marc Chagall |
Abbiamo
mai pensato come figli di Dio, tutti, a questa responsabilità!
Come
sapete è proprio sul monte Moria, monte di Gerusalemme, dove Abramo
avrebbe dovuto sacrificare Isacco, sulla roccia della Spianata del
Tempio, luogo come vediamo ai nostri giorni ancora considerato dalle
tre religioni centro terreno della storia di Dio, della Parola di Dio
con gli uomini.
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Spianata sul monte del tempio |
Questi
grandi avvertimenti della Parola di Dio: Comandamenti!!!
"Non uccidere" ma
"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, la mente tua, la
forza tua", è la stessa Parola che dice "Ama
il prossimo tuo, è come te stesso" : non uccidere più!!!
E' così difficile capirlo!
Il
tutto parte di un'unica legge quella dell'Amore di Dio verso la sua
creatura che deve accogliere la Parola, farla propria ed essere
riconoscente. La creatura invece si è data a vani ragionamenti e
l'insensato cuore si è ottenebrato credendosi saggia è diventata
stolta e continua a non considerare la Parola di Dio, anzi si sono
perpetrati omicidi, fratricidi, guerre tra nazioni, guerre sociali,
stragi religiose, guerre mondiali, e non è finita...Isaia 5,8
L'abominazione si commette in Gerusalemme (Mal. 2,11)
L'Onnipotente avverte ancora ha mandato suo figlio, a Gerusalemme, Città di Pace;
che però lo uccide.
L'Onnisciente sa che, anche, soprattutto suo Figlio sarà messo a morte e ucciso:
"
Lui è l'erede: uccidiamolo". Marco 12,7
"Gerusalemme,
Gerusalemme che uccidi i profeti che ti sono mandati..." (Mat.
23,37-Luca 13,32)
Il
suo sangue sarà sparso, certo, ma la via di Dio, la novità
non umana, ci dice che è sparso proprio per la remissione di tutti i
peccati dell'uomo. Anche quelli presenti e futuri che l'umanità sta
ancora compiendo e compirà. Gesù, re e sacerdote in eterno secondo
l'ordine di Melkisedek, re di giustizia e di pace secondo
l'Altissimo è la via della misericordia, della riconciliazione, della giustizia
di Dio per Gerusalemme:
Città
di Pace, ricchezza dei popoli.
Non
tutta l'umanità segue questa via, sono passati + di 2000 anni e non
sto ad elencarvi le tante guerre che ancora investono il nostro
pianeta, le uccisioni, le stragi etniche di cui sappiamo poco:
Congo,
Sudan, Kasai, Marocco, India, Indonesia....
Il
giorno 23 Febbraio sollecitati da Papa Francesco, a cui hanno aderito
tutte le chiese cristiane e non soltanto, si è tenuto in serata,
nella nostra città, in Piazza Brin, una informazione con documento
di tutte le guerre e conflitti che ci sono nel mondo seguita da
preghiere e digiuno di tutte le comunità e chiese che vi hanno
partecipato per chiedere a Dio di fermare questi genocidi.
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Conflitti dimenticati nel mondo |
La
prima esortazione in un foglietto scritto, anonimo e forse non
consapevole fino in fondo, è stata proprio quella di pregare per
la pace di Gerusalemme.
Oggi
10 novembre 2024 grandi scontri di guerra tra Israele e tutto il
medio oriente, distruzioni e morti, sappiamo la conclusione.
Perché la pace di Gerusalemme è la pace
che vuole Dio. La pace dell'umanità con Dio, la riconciliazione
completa avvenuta già al calvario ma da attuarsi nella Città Santa
quando il Salvatore dell'umanità ritornerà e poggerà i piedi sul
Monte degli Ulivi (Apocalisse 14,1) e oltrepasserà la porta
chiamata "Bella o Dorata". (Marco 11,11)
Quando
il signore avrà compiuto l'opera sua in Gerusalemme (Isaia 10,12)
Porterà
la pace di Dio alla Città di Pace e la pace a tutto il mondo.
La
profezia per eccellenza, Gerusalemme capitale religiosa del mondo in
pace, sconfitti i nemici e il male sulla terra, trionfo del bene; un
richiamo al ritorno e al Regno di Gesù.
Le
religioni più rappresentative della città, ma anche quelle esterne,
anche i grandi e i piccoli del mondo, attendono questo evento, ogni
uomo o donna che conosce un po' la storia di Dio con gli esseri
umani, attende in cuor suo questo evento, anche se in modi differenti
per le diverse interpretazioni e forse un po' inconsapevoli di quello
che accadrà veramente.
Oggi
ancora Gerusalemme non è una città di pace, c' é il problema
palestinese, quello cristiano.
Tre
religioni, tre fazioni che però sono sei, "non tutto Israele
è Israele", come non tutti i Cristiani sono Cristiani, come
non tutto l'Islam è Islam, e sebbene dei due popoli Gesù ne ha
fatto uno solo, non tutto il popolo di Dio è popolo di Dio, perché
il male divide in due.
Ogni
fazione religiosa vuole Gerusalemme per se stessa e per i propri
interessi, più nascosti di quello che possiamo pensare.
I media ci
informano di quello che sta accadendo in quei territori che echeggia
in tutto il mondo lo sentiamo dai fatti che succedono in quel luogo e
che ci riportano e
ci ricordano le loro conflittualità. E
sappiamo che la maggior parte dei membri delle Nazioni Unite, non
riconosce a Israele l'annessione di Gerusalemme est.
I
Palestinesi da parte loro, rivendicano da tempo Gerusalemme est come
capitale di quel futuro stato palestinese, che in teoria dovrebbe
rappresentare un felice epilogo del processo di pace. E'
sempre stata una città contesa, fonte di perenni disaccordi, di
processi di pace falliti, di ambizioni frustrate per tutti quei
presidenti americani che ambivano ad essere artefici di una soluzione
finale e duratura del conflitto. La
questione è complicata e la pace è difficile da raggiungere se non
nell'ambito dei negoziati tra israeliani e palestinesi, riconoscendo
ai due popoli due stati e due parti della capitale Gerusalemme.
Ma
per il governo israeliano, Gerusalemme è la capitale del solo stato
di Israele, una e indivisibile.
“E'
il momento di riconoscere Gerusalemme la capitale di Israele? E' la
cosa giusta da fare?”
Questo,
è l' annuncio del presidente americano Trump, che presenta la scelta
come necessaria per la pace nel Medio Oriente. Progetto che prevede
il trasferimento dell'Ambasciata Americana da Tel Aviv alla stessa
Gerusalemme che
non è stato accolto favorevolmente neppure da gran parte dei paesi
della Comunità internazionale, che hanno tutti le Ambasciate a Tel
Aviv, proprio per evitare questioni delicate ed esplosive.
Trump
vuole riuscirci a suo modo, con il suo stile molto discutibile, ma la
sua decisione rischia di essere interpretata come una
provocazione inaccettabile per i paesi arabi che sostengono la causa
palestinese .
Questa
dichiarazione ha messo in fibrillazione il mondo arabo: centinaia di
palestinesi sono scesi in piazza in Palestina e in Cisgiordania per
protestare contro l'annuncio e contro il piano del presidente
americano.
Il
presidente Trump, per sostenere il suo programma, si basa su di un
passo della Bibbia che leggiamo nel Libro di 2° Samuele 5,7 Davide,
re di Giuda, siamo circa nell'anno 1000 a. C. conquista Gerusalemme,
che diventa il centro politico e religioso del paese, dove viene
portata l'Arca del Patto e la sede del re che attua una politica di
espansione nel territorio della Palestina.
Questa
occupazione dell'anno 1000 e l'importanza assunta da Gerusalemme come
capitale del regno ebraico, sono utilizzati da Trump e dai suoi
sostenitori fondamentalisti per affermare
che a Gerusalemme spetta di diritto di essere la capitale di un
unico stato, Israele. Ma
in realtà, sempre nella Bibbia, nel Libro della Genesi cap. 14,
18–20, mille anni prima di Davide, cioè nel 2000 a. C. viene
nominato Melchisedec, re di Gerusalemme, che incontra Abramo sulla
collina e fa un patto con lui. Gerusalemme
ha avuto perciò un re più antico, che non era ebreo, ma, come tutti
gli altri popoli che Israele incontra, come i Gebusei, erano gli
antenati dei palestinesi. Allora
si potrebbe altrettanto affermare che i Palestinesi hanno più
diritto ad uno stato con capitale Gerusalemme, perché la loro
presenza nella zona è più antica.
Oggi
i palestinesi che rappresentano il 40 % della popolazione di
Gerusalemme, dopo l'occupazione di Israele nel loro territorio,
hanno avuto il diritto di residenza permanente, ma non la
cittadinanza, perciò possono votare solo alle elezioni municipali,
non a quelle nazionali.
Ora
noi come chiesa Evangelica Metodista non vogliamo fare un discorso
politico, perché ognuno può avere le sue idee e logicamente
considera la situazione dal suo punto di vista. Come chiesa
siamo autorizzati a pensarla in questo senso:
Il
grande scrittore israeliano Abraham Bet Yehoshua sostiene che bisogna
riconoscere agli abitanti della Cisgiordania i diritti sociali di
primaria importanza, come la sanità e la pensione, come avviene in
uno stato binazionale e democratico.
“ Da
democratico – sostiene lo scrittore – penso che ogni cittadino
debba essere uguale di fronte alla legge e godere degli stessi
diritti sociali e politici, Proviamoci!” Incoraggia lo
scrittore.
La
politica e il potere hanno intenzioni divergenti, autoritarie ed
egoistiche. Ci aiuti il Signore a diffondere i principi dell'Evangelo
al mondo laico, per una società diversa e più vivibile.
Il
tempo é inesorabile cos'è quello appena annunciato: profezie?
A
Gaza sono state bruciate le bandiere americane e la situazione è
stata definita grave, con il rischio di un'esplosione di violenza,
difficile da controllare: ci sarà la guerra.
Questo
fatto se portato a termine è capace di “ aprire
le porte dell'inferno,” “aprire le porte ad Harmaghedon”; campo di battaglia nella spianata davanti a
Gerusalemme, dove si riuniranno tutti i re della terra per la guerra
del gran giorno dell'Altissimo: questa è la profezia. (Apocalisse
16,16)
Quella
di Trump non sembra proprio una scelta giusta, necessaria per la
pace, anzi è più una scelta rischiosa perché può creare
gravissimi problemi, soprattutto in questo periodo particolarmente
drammatico per il mondo arabo che non accetterà questa provocazione.
Se
non oggi, comunque domani si ripresenterà questo problema:
Gerusalemme, città contesa, fonte di perenni disaccordi, di processi
di pace saltati, di ambizioni fallite. Territorio di incontro dei tre
continenti, Asia, Africa, Europa, le grandi diversità religiose dei
tre gruppi monoteistici del pianeta che hanno la stessa radice, che
qui si sono insediati ma
non riescono ad andare d'accordo. Le immense ricchezze di petrolio del Medio
Oriente, gli Ebrei con le loro ricchezze e la loro forza, oggetto di
bramosia, odio e ostilità dei loro vicini.
Inoltre
la diversità dei cittadini (ebrei e palestinesi) che non hanno gli
stessi diritti sociali e politici e che subiscono discriminazioni ed
esclusioni e vogliono ribellarsi ed ottenere libertà.
Noi,
come Evangelici, conosciamo bene tutto questo perché lo abbiamo
subito in passato.
Non
possiamo quindi che essere d'accordo con chi prega per la pace, chi
manifesta per la pace, chi la cerca. Anzi pensiamo che sia necessaria
un'educazione alla pace, una cultura alla pace, un'apertura al
dialogo, soprattutto nelle scuole, non solo per Gerusalemme, ma in
ogni parte del mondo.
Pace,
infatti, vuol dire giustizia, visione sociale dignitosa e diritti
umani per tutti, accordi economici che non favoriscano una parte, ma
che siano siglati nel rispetto reciproco per la mutua convenienza.
Il
Signore ci ha insegnato l'amore, il servizio, la solidarietà e la
misericordia verso il prossimo.
La
politica, il potere, l'economia, il denaro, l'egoismo umano e la
violenza hanno modificato l'ambiente in cui viviamo, manipolato la
vita, diversificato doveri e diritti, aumentato la scala tra
ricchezza e povertà, modificato in peggio i nostri stili di vita,
accumulato immondizia e macerie, devastato flora e fauna, inquinato
fiumi e mare, aria e cielo: depauperato tutto il pianeta. (Apocalisse
8,5-13)
Ci
aiuti il Signore a diffondere i principi dell'Evangelo che
responsabilizza l'umanità, per allontanare il male e la malvagità,
proseguire per una vita più dignitosa e solidale per tutti ed avere
una società generale più giusta. Occorre Riconciliarci,
riconvertirci, riformarci, praticando e insegnando la via di
Dio che viene da trionfatore, portatore di pace, di giustizia e di
uguaglianza sul luogo stesso dove è stato respinto e crocifisso
dall'uomo.
"Verrà
come vincitore per annunciare l'Evangelo eterno agli abitanti della
terra, e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo". (Cap.
14 Apocalisse) Regnerà in Gerusalemme
fulgido di gloria. (Isaia 24,23)
Or
dunque, o abitanti di Gerusalemme e voi uomini di Giuda, giudicate
voi fra me e la mia vigna!
Che
più si sarebbe potuto fare alla mia vigna di quello che io ho fatto
per essa? Perché, mentr'io m'aspettavo che facesse dell'uva, ha essa
fatto delle lambrusche?
Ebbene,
ora io vi farò conoscere quel che sto per fare alla mia vigna: ne
torrò via la siepe e vi pascoleranno le bestie; ne abbatterò il
muro di cinta e sarà calpestata.
Ne
farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi
cresceranno i rovi e le spine; e darò ordine alle nuvole che su lei
non lascino cader pioggia.
Or
la vigna dell'Eterno degli eserciti è la casa d'Israele, e gli
uomini di Giuda son la piantagione ch'era la sua delizia; ei s'era
aspettato rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed
ecco grida d'angoscia!
Guai
a quelli che aggiungon casa a casa, che uniscon campo a campo, finché
non rimanga più spazio, e voi restiate soli ad abitare in mezzo
al paese!
Questo
m'ha detto all'orecchio l'Eterno degli eserciti: In verità queste
case numerose saran desolate, queste case grandi e belle saran
private d'abitanti;
dieci
iugeri di vigna non daranno che un bato, e un omer di seme non darà
che un efa.
Guai
a quelli che la mattina s'alzan di buon'ora per correr dietro alle
bevande alcooliche, e fan tardi la sera, finché il vino l'infiammi!
La
cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto ed il vino, ecco i loro
conviti! ma non pongon mente a quel che fa l'Eterno, e non
considerano l'opera delle sue mani.
Perciò
il mio popolo sen va in cattività per mancanza di conoscimento, la
sua nobiltà muore di fame, e le sue folle sono inaridite dalla sete.
Perciò
il soggiorno de' morti s'è aperto bramoso, ed ha spalancata fuor di
modo la gola; e laggiù scende lo splendore di Sion, la sua folla, il
suo chiasso, e colui che in mezzo ad essa festeggia. Isaia 5,3-15
E
prese a dir loro in parabole: Un uomo piantò una vigna e le fece
attorno una siepe e vi scavò un luogo da spremer l'uva e vi edificò
una torre; l'allogò a de' lavoratori, e se ne andò in viaggio.
E
a suo tempo mandò a que' lavoratori un servitore per ricevere da
loro de' frutti della vigna.
Ma
essi, presolo, lo batterono e lo rimandarono a vuoto.
Ed
egli di nuovo mandò loro un altro servitore; e anche lui ferirono
nel capo e vituperarono.
Ed
egli ne mandò un altro, e anche quello uccisero; e poi molti altri,
de' quali alcuni batterono ed alcuni uccisero.
Aveva
ancora un unico figliuolo diletto; e quello mandò loro per ultimo,
dicendo: Avranno rispetto al mio figliuolo.
Ma
que' lavoratori dissero fra loro: Costui è l'erede; venite,
uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra.
E
presolo, l'uccisero, e lo gettarono fuor della vigna.
Che
farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà e distruggerà que'
lavoratori, e darà la vigna ad altri.
Non
avete voi neppur letta questa scrittura: La pietra che gli
edificatori hanno riprovata, è quella che è divenuta pietra
angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa
agli occhi nostri? Marco12,1-12
Poi
vidi, ed ecco l'Agnello che stava in piè sul monte Sion,
Apocalisse 14,1-parte
della città di Gerusalemme e della collina del tempio dove c'era il
luogo Santissimo, si presume ci sia sepolta l'arca dell'alleanza.
E
vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo
d'appresso a Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. E
udii una gran voce dal trono, che diceva: Ecco il tabernacolo di Dio
con gli uomini; ed Egli abiterà con loro, ed essi saranno suoi
popoli, e Dio stesso sarà con loro e sarà loro Dio;
E
la città non ha bisogno di sole, né di luna che risplendano in lei,
perché la illumina la gloria di Dio, e l'Agnello è il suo luminare.
E le nazioni cammineranno alla sua luce; e i re della terra vi
porteranno la loro gloria.
E
le sue porte non saranno mai chiuse di giorno (la notte quivi non
sarà più);
e
in lei si porterà la gloria e l'onore delle nazioni. Apocalisse 21,
2-4--23-26
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