58-GERUSALEMME città di PACE?-Città futura

Gerusalemme oggi: (Il Muro del pianto- La Moschea- Edifici cristiani)

Gerusalemme Città di PACE?
La città di Gerusalemme, ha una lunga storia che risale agli antichi popoli del luogo; ne sentiamo parlare per la prima volta nella Bibbia nel capitolo 14 della Genesi, dove Melkisedek re di Salem( Gerusalemme) e re di giustizia: sacerdote dell'Altissimo. Si incontra nella valle dei re ( di fronte a Gerusalemme) e benedice Dio e chiede all'Eterno di Benedire Abramo nella liberazione che l'Altissimo gli ha procurato vincendo i suoi nemici. Il re porta del pane e del vino ed Abramo consegna la decima di ogni bene conquistato. Cosa ci ricordano questi gesti? A che futuro ci fanno pensare?

Melkisedek benedice Abramo

Etimologia del nome Gerusalemme: fondamento della pace, possesso di pace, città di pace. La Città Santa:
culmine di tutti i viaggi in Terra Santa dei credenti di un unico Dio, che da ogni parte del mondo compiono pellegrinaggi o visite.
Ebrei, poi i Cristiani e anche i Musulmani. Queste tre religioni la considerano la Città Santa:
Sion titolo nobiliare, fatta Capitale e celebrata Santa dal Re Davide perché l'ARCA dell'Alleanza vi era rimasta per molti anni (Salm. 15,29). Chiamata LA SANTA dagli Arabi, CITTÀ DELLA PACE dagli Ebrei, e da tutti i Cristiani; nome che ha intendimento divino (2^Re 21,4) luogo particolarmente a Lui vicino ed amato, aldilà del tempo, (Gioele 3,20-Zac8,3) città dell'Iddio vivente (Ebrei 12,22).

Gerusalemme e l'ARCA dell' Alleanza

La pace nella città è una pretesa a cui gli uomini non hanno saputo rapportarsi nonostante il Signore inviti il popolo; poi tutti i popoli a pregare per la pace di Gerusalemme (Neh. 122,6) per poterla attuare e non soltanto in lei. (Isaia 62,7)
"Pregate per la pace di Gerusalemme! Prosperino quelli che t'amano!
Pace sia entro i tuoi bastioni, e tranquillità nei tuoi palazzi!
Per amore dei miei fratelli e dei miei amici, io dirò adesso: Sia pace in te!
Per amore della casa dell'Eterno, dell'Iddio nostro, io procaccerò il tuo bene". Salmo 122,6-9
Luogo di incontro o di scontro: di re, di nazioni, di modi di pensare differenti, di religioni diverse, invitati in questo luogo nei tempi della storia, (Zac. 8,22) per una riconciliazione globale, per una strada che solo Dio conosce fino in fondo.

Micco Spadaro: la valle di fronte alla Porta Bella di Gerusalemme

Significato, secondo me, di quello che Dio vuole farci intravvedere: la sua via di pace per l'umanità, non come il mondo la può dare e che vuole per se stesso, ognuno per il proprio interesse e non per quello di tutti. 
Così distante da quella che l'Altissimo vuole.

Sappiamo quanto sangue è stato versato in questo territorio in ogni epoca e dove la profanazione ha raggiunto la sua più grande espressione... e forse non ancora.
Proprio in questo luogo dove il Dio delle tre religioni ha fatto vedere e conoscere attraverso il capostipite Abramo ed il figlio Isacco che non dovranno esserci più sacrifici umani, ne spargimento di sangue ed avrebbero dovuto insegnarlo agli altri popoli.

Marc Schagall
Abbiamo mai pensato come figli di Dio, tutti, a questa responsabilità!
Come sapete è proprio sul monte Moria, monte di Gerusalemme, dove Abramo avrebbe dovuto sacrificare Isacco, sulla roccia della Spianata del Tempio, luogo come vediamo ai nostri giorni ancora considerato dalle tre religioni centro terreno della storia di Dio, della Parola di Dio con gli uomini.

Spianata sul monte del tempio

Questi grandi avvertimenti della Parola di Dio: Comandamenti!!! "Non uccidere" ma "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, la mente tua, la forza tua", è la stessa Parola che dice "Ama il prossimo tuo, è come te stesso" : non uccidere più!!! E' così difficile capirlo!

Il tutto parte di un'unica legge quella dell'Amore di Dio verso la sua creatura che deve accogliere la Parola, farla propria ed essere riconoscente. La creatura invece si è data a vani ragionamenti e l'insensato cuore si è ottenebrato credendosi saggia è diventata stolta e continua a non considerare la Parola di Dio, anzi si sono perpetrati omicidi, fratricidi, guerre tra nazioni, guerre sociali, stragi religiose, guerre mondiali, e non è finita...Isaia 5,8 L'abominazione si commette in Gerusalemme (Mal. 2,11)

Dio avverte ancora ha mandato suo figlio, a Gerusalemme, Città di Pace; che però lo uccide.
Dio sa che, anche, sopratutto suo Figlio sarà messo a morte e ucciso:
" Lui è l'erede: uccidiamolo". Marco 12,7
"Gerusalemme, Gerusalemme che uccidi i profeti che ti sono mandati..." (Mat. 23,37-Luca 13,32)
Il suo sangue sarà sparso, certo, ma la via di Dio, la novità non umana, ci dice che è sparso proprio per la remissione di tutti i peccati dell'uomo. Anche quelli presenti e futuri che l'umanità sta ancora compiendo e compirà. Gesù, re e sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melkisedek, re di giustizia e di pace secondo l'Altissimo è la via della riconciliazione, della giustizia di Dio per Gerusalemme:
Città di Pace, ricchezza dei popoli.


  









Non tutta l'umanità segue questa via, sono passati + di 2000 anni e non sto ad elencarvi le tante guerre che ancora investono il nostro pianeta, le uccisioni, le stragi etniche di cui sappiamo poco:
Congo, Sudan, Kasai, Marocco, India, Indonesia....
Il giorno 23 Febbraio sollecitati da Papa Francesco, a cui hanno aderito tutte le chiese cristiane e non soltanto, si è tenuto in serata, nella nostra città, in Piazza Brin, una informazione con documento di tutte le guerre e conflitti che ci sono nel mondo seguita da preghiere e digiuno di tutte le comunità e chiese che vi hanno partecipato per chiedere a Dio di fermare questi genocidi.

Conflitti dimenticati nel mondo
La prima esortazione in un foglietto scritto, anonimo e forse non consapevole fino in fondo, è stata proprio quella di pregare per la pace di Gerusalemme. Perche la pace di Gerusalemme è la pace che vuole Dio. La pace dell'umanità con Dio, la riconciliazione completa avvenuta già al calvario ma da attuarsi nella Città Santa quando il Salvatore dell'umanità ritornerà e poggerà i piedi sul Monte degli Ulivi (Apocalisse 14,1) e oltrepasserà la porta chiamata "Bella o Dorata". (Marco 11,11)
Quando il signore avrà compiuto l'opera sua in Gerusalemme (Isaia 10,12)
Porterà la pace di Dio alla Città di Pace e la pace a tutto il mondo.
La profezia per eccellenza, Gerusalemme capitale religiosa del mondo in pace, sconfitti i nemici e il male sulla terra, trionfo del bene; un richiamo al ritorno e al Regno di Gesù.



Le religioni più rappresentative della città, ma anche quelle esterne, anche i grandi e i piccoli del mondo, attendono questo evento, ogni uomo o donna che conosce un po' la storia di Dio con gli esseri umani, attende in cuor suo questo evento, anche se in modi differenti per le diverse interpretazioni e forse un po' inconsapevoli di quello che accadrà veramente.

Oggi ancora Gerusalemme non è una città di pace, c' é il problema palestinese, quello cristiano.

Tre religioni, tre fazioni che però sono sei, "non tutto Israele è israele", come non tutti i Cristiani sono Cristiani, come non tutto l'Islam è Islam, e sebbene dei due popoli Gesù ne ha fatto uno solo, non tutto il popolo di Dio è popolo di Dio, perché il male divide in due.
Ogni fazione religiosa vuole Gerusalemme per se stessa e per i propri interessi, più nascosti di quello che possiamo pensare.




I media ci informano di quello che sta accadendo in quei territori che eccheggia in tutto il mondo lo sentiamo dai fatti che succedono in quel luogo e che ci riportano.
E' il momento di riconoscere Gerusalemme la capitale di Israele? E' la cosa giusta da fare?”
Questo, è l' annuncio del presidente americano Trump, che presenta la scelta come necessaria per la pace nel Medio Oriente. Progetto che prevede il trasferimento dell'Ambasciata Americana da Tel Aviv alla stessa Gerusalemme.


Questa dichiarazione ha messo in fibrillazione il mondo arabo: centinaia di palestinesi sono scesi in piazza in Palestina e in Cisgiordania per protestare contro l'annuncio e contro il piano del presidente americano. A Gaza sono state bruciate le bandiere americane e la situazione è stata definita grave.


Questo fatto se portato a termine è capace di “aprire le porte ad Harmaghedon”; campo di battaglia nella spianata davanti a Gerusalemme, dove si riuniranno tutti i re della terra per la guerra del gran giorno dell'Altissimo: questa è la profezia. (Apocalisse 16,16)
Quella di Trump non sembra proprio una scelta giusta, necessaria per la pace, anzi è più una scelta rischiosa perché può creare gravissimi problemi, soprattutto in questo periodo particolarmente drammatico per il mondo arabo che non accetterà questa provocazione.
Se non oggi, comunque domani si ripresenterà questo problema: Gerusalemme, città contesa, fonte di perenni disaccordi, di processi di pace saltati, di ambizioni fallite. Territorio di incontro dei tre continenti, Asia, Africa, Europa, le grandi diversità religiose dei tre gruppi monoteistici del pianeta che hanno la stessa radice, che qui si sono insediati. Le immense ricchezze di petrolio del Medio Oriente, gli Ebrei con le loro ricchezze e la loro forza, oggetto di bramosia, odio e ostilità dei loro vicini.
Inoltre la diversità dei cittadini (ebrei e palestinesi) che non hanno gli stessi diritti sociali e politici e che subiscono discriminazioni ed esclusioni e vogliono ribellarsi ed ottenere libertà.



















Noi, come protestanti, conosciamo bene tutto questo perchè lo abbiamo subito in passato.
Non possiamo quindi che essere d'accordo con chi prega per la pace, chi manifesta per la pace, chi la cerca. Anzi pensiamo che sia necessaria un'educazione alla pace, una cultura alla pace, un'apertura al dialogo, sopratutto nelle scuole, non solo per Gerusalemme, ma in ogni parte del mondo.
Pace, infatti, vuol dire giustizia, visione sociale dignitosa e diritti umani per tutti, accordi economici che non favoriscano una parte, ma che siano siglati nel rispetto reciproco per la mutua convenienza.
Il Signore ci ha insegnato l'amore, il servizio, la solidarietà e la misericordia verso il prossimo.






La politica, il potere, l'economia, il denaro, l'egoismo umano e la violenza hanno modificato l'ambiente in cui viviamo, manipolato la vita, diversificato doveri e diritti, aumentato la scala tra ricchezza e povertà, modificato in peggio i nostri stili di vita, accumulato immondizia e macerie, devastato flora e fauna, inquinato fiumi e mare, aria e cielo: depauperato tutto il pianeta. (Apocalisse 8,5-13)
Ci aiuti il Signore a diffondere i principi dell'Evangelo che responsabilizza l'umanità, per allontanare il male e la malvagità, proseguire per una vita più dignitosa e solidale per tutti ed avere una società generale più giusta. Occorre Riconciliarci, riconvertirci, riformarci, praticando e insegnando la via di Dio che viene da trionfatore, portatore di pace, di giustizia e di uguaglianza sul luogo stesso dove è stato respinto e crocifisso dall'uomo.
"Verrà come vincitore per annunciare l'Evangelo eterno agli abitanti della terra, e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo". (Cap. 14 Apocalisse) Regnerà in Gerusalemme fulgido di gloria. (Isaia 24,23)




Letture per la liturgia
Or dunque, o abitanti di Gerusalemme e voi uomini di Giuda, giudicate voi fra me e la mia vigna!
Che più si sarebbe potuto fare alla mia vigna di quello che io ho fatto per essa? Perché, mentr'io m'aspettavo che facesse dell'uva, ha essa fatto delle lambrusche?
Ebbene, ora io vi farò conoscere quel che sto per fare alla mia vigna: ne torrò via la siepe e vi pascoleranno le bestie; ne abbatterò il muro di cinta e sarà calpestata.
Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine; e darò ordine alle nuvole che su lei non lascino cader pioggia.
Or la vigna dell'Eterno degli eserciti è la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda son la piantagione ch'era la sua delizia; ei s'era aspettato rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida d'angoscia!
Guai a quelli che aggiungon casa a casa, che uniscon campo a campo, finché non rimanga più spazio, e voi restiate soli ad abitare in mezzo al paese!
Questo m'ha detto all'orecchio l'Eterno degli eserciti: In verità queste case numerose saran desolate, queste case grandi e belle saran private d'abitanti;
dieci iugeri di vigna non daranno che un bato, e un omer di seme non darà che un efa.
Guai a quelli che la mattina s'alzan di buon'ora per correr dietro alle bevande alcooliche, e fan tardi la sera, finché il vino l'infiammi!
La cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto ed il vino, ecco i loro conviti! ma non pongon mente a quel che fa l'Eterno, e non considerano l'opera delle sue mani.
Perciò il mio popolo sen va in cattività per mancanza di conoscimento, la sua nobiltà muore di fame, e le sue folle sono inaridite dalla sete.
Perciò il soggiorno de' morti s'è aperto bramoso, ed ha spalancata fuor di modo la gola; e laggiù scende lo splendore di Sion, la sua folla, il suo chiasso, e colui che in mezzo ad essa festeggia. Isaia 5,3-15

E prese a dir loro in parabole: Un uomo piantò una vigna e le fece attorno una siepe e vi scavò un luogo da spremer l'uva e vi edificò una torre; l'allogò a de' lavoratori, e se ne andò in viaggio.
E a suo tempo mandò a que' lavoratori un servitore per ricevere da loro de' frutti della vigna.
Ma essi, presolo, lo batterono e lo rimandarono a vuoto.
Ed egli di nuovo mandò loro un altro servitore; e anche lui ferirono nel capo e vituperarono.
Ed egli ne mandò un altro, e anche quello uccisero; e poi molti altri, de' quali alcuni batterono ed alcuni uccisero.
Aveva ancora un unico figliuolo diletto; e quello mandò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto al mio figliuolo.
Ma que' lavoratori dissero fra loro: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra.
E presolo, l'uccisero, e lo gettarono fuor della vigna.
Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà e distruggerà que' lavoratori, e darà la vigna ad altri.
Non avete voi neppur letta questa scrittura: La pietra che gli edificatori hanno riprovata, è quella che è divenuta pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri? Marco12,1-12





Poi vidi, ed ecco l'Agnello che stava in piè sul monte Sion, Apocalisse 14,1-parte della città di Gerusalemme e della collina del tempio dove c'era il luogo Santissimo, si presume ci sia sepolta l'arca dell'alleanza.

E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo d'appresso a Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. E udii una gran voce dal trono, che diceva: Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini; ed Egli abiterà con loro, ed essi saranno suoi popoli, e Dio stesso sarà con loro e sarà loro Dio;
E la città non ha bisogno di sole, né di luna che risplendano in lei, perché la illumina la gloria di Dio, e l'Agnello è il suo luminare. E le nazioni cammineranno alla sua luce; e i re della terra vi porteranno la loro gloria.
E le sue porte non saranno mai chiuse di giorno (la notte quivi non sarà più);
e in lei si porterà la gloria e l'onore delle nazioni. Apocalisse 21, 2-4--23-26


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