138-DONNA - LIDIA
DONNA LIDIA Atti 16,9-15
E Paolo ebbe di notte una visione: Un uomo macedone gli stava dinanzi, e lo pregava dicendo: Passa in Macedonia e soccorrici. E com'egli ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che Dio ci avea chiamati là, ad annunziar loro l'Evangelo. Perciò, salpando da Troas, tirammo diritto, verso Samotracia, e il giorno seguente verso Neapoli; e di là ci recammo a Filippi, che è città primaria di quella parte della Macedonia, ed è colonia romana; e dimorammo in quella città alcuni giorni. E nel giorno di sabato andammo fuori della porta, presso al fiume, dove supponevamo fosse un luogo d'orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne ch'eran quivi radunate. E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo. E dopo che fu battezzata con quei di casa, ci pregò dicendo: Se mi avete giudicata fedele al Signore, entrate in casa mia, e dimoratevi. E ci fece forza.
Fatto eclatante: la risurrezione di Gesù. I suoi seguaci sono sbigottiti, molti ancora non credono, sono dispersi ma con fede e speranza rinnovata. Sono felici e desiderosi di incontrarsi, di stare insieme, condividere ogni cosa, ed essere uniti. Lo Spirito Santo si manifesta a Pentecoste su di loro in un modo straordinario: un suono come di vento impetuoso e fuoco. Parlano in lingue, tal ché ognuno li ode parlare nella propria lingua natia che presuppone l’allargamento della buona notizia della salvezza a tutte le nazioni: Il Risorto è il salvatore di Dio, mandato per ogni popolo, lingua e nazione.
La nuova comunità, si stacca e scioglie poco alla volta i legami con l’ebraismo e il Tempio Santo di Gerusalemme. E’ multietnica e formata da uomini nuovi, rinnovati dalla presenza dello S. Santo in loro e con loro. E’ intenta a costruire la sua nuova identità che si deve rapportare al nuovo patto, attraverso regole e prassi semplici e spontanee a cui tutti si uniformano in tutta volontà e libertà.
Le riunioni e gli incontri avvengono nelle case dei credenti o in luoghi come fuori della porta, presso al fiume e ogni cosa è in comune. Lo S. Santo provoca lo sviluppo della comunità, la protegge dalle ostilità, aggiunge quelli che sono sulla via della salvezza prendendoli dal vecchio popolo e da tutti i popoli e sostiene la loro fede. Attorno agli apostoli, gli amici intimi di Gesù, avvengono molti prodigi per opera dello S.S.
Il testo ci presenta Paolo che accoglie l'invito nel sogno perché proviene dallo Spirito e dalla fede in Gesù che lo porta ad andare in Macedonia per soccorrere: non sappiamo ancora? Arriva a Filippi e nel luogo di incontro dei seguaci di Gesù, seduto vicino al fiume gli si presenta, sulla via della salvezza, donna Lidia. Una donna che conosciamo ancora poco e sappiamo soltanto che è interessata al Dio Ebraico e a Gesù di cui supponiamo abbia sentito parlare e dei miracoli avvenuti attorno a lui e a i suoi seguaci.
Lidia, infatti, molto interessata su cosa sta insegnando Paolo, è attenta alla Parola: sente che quest'uomo la invita a modificare la sua vita seguendo il Salvatore Gesù. Paolo continua a parlare con lei, cerca di farla ragionare su quello che sta accadendo: Gesù che è venuto a portare la salvezza e la vita e bisogna seguire Lui, che è disponibile a donarla. La stimola sui fatti che avverranno sulla sua vita e sul suo futuro; a pensare alla sua esistenza, a questa proposta di uscita dalla prigione della religione e dottrina umana ed acquistare la libertà. Paolo esorta la donna a seguire Gesù, Dio, la sua verità, la salvezza, lo Spirito che si muove nei credenti e nelle comunità come autore dei fatti per la continuazione della Buona Notizia per le nazioni.
Ora li al fiume stimola la donna ad ascoltare le sue parole: parole di Vita, di libertà, spirito vivificante e permanente per tutte quelle che come lei hanno sete.
Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi. Giovanni 8,32
Paolo parla di Gesù che è venuto nel mondo per perdonare, salvare e donare nuova vita. Sollecita e invita a non perdere la propria identità, a recuperare la coscienza perduta, a non disprezzare la conoscenza, la fede, lo Spirito che riceve: appunto del Dio Creatore e vero e di Gesù che ne è il figlio.
Lo Spirito di Dio che come il vento va dove vuole, così può essere sospinto anche in una donna straniera pubblicana e mercante ma interessata alla Parola: la accetta e si converte dagli idoli al Dio vivente e vero.
Lidia accoglie la Parola di Gesù nella mente e nel cuore: raggiunta e battezzata dallo Spirito Santo viene battezzata nell'acqua.
Agostino afferma: “il battesimo con l'acqua o nell'acqua è un segno esteriore mediante cui Dio suggella nella coscienza di tutti i credenti in Gesù, le promesse della sua volontà di bene nei loro riguardi, per fortificare la debolezza della fede umana”
Quindi andate dunque ammaestrate tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre del Figliolo e dello S. Santo o nel nome di Gesù. Matteo28,19-Atti 19,5
Inclusione di ogni anima distinta e dissimile: da cultura, fisicità, diversità di genere, di posizione sociale. Gesù intravvede un'unica umanità, unica posizione sociale. Che dunque ? Abbiamo noi qualche superiorità? Affatto; perché abbiamo dianzi provato che tutti, giudei e greci, sono sotto il peccato, siccome è scritto “non vi è nessun giusto, neppure uno”. Romani 3,9-10
Il Risorto è il salvatore di Dio, mandato per ogni popolo, lingua e nazione. Il primo passo “NASCERE”, dal battesimo. E' la necessità di ogni coscienza di ravvedersi dai peccati, e della richiesta di perdono che precedono la nuova nascita e la grazia di Dio. Immediatamente avviene la giustificazione completa e perfetta in Gesù Cristo e la salvezza per la moltitudine: Gesù è nato nel mondo per salvare tutti coloro che credono in Lui e di conseguenza nel Padre, creatori dell'universo assieme allo Spirito Santo. "Perché siete tutti figliuoli di Dio, per la fede in Cristo Gesù.
Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù." Galati 3:26-28
Appunto Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, soprattutto per i poveri, i malati, per i più deboli, le donne, i giovani e gli anziani. Ci dice che vive in queste persone, nei loro contatti, nelle manifestazioni dei loro sentimenti, negli affetti, negli scambi dove c’è bisogno di solidarietà, di aiuto reciproco, dove si trova gioia ed esultanza nell’incontro: tra uomini e donne di etnie diverse, con la natura, con la creazione tutta.
Un invito a tutti i credenti, ad essere così: attivi, spontanei, disponibili, disposti a condividere, con gli stessi valori, gli stessi sentimenti, la stessa fede, l'ubbidienza.
Invito all'ascolto della sua Parola: La verità: Gesù verità di Dio. Opportuno che ognuno debba ascoltarla ed essere salvati dallo Spirito Santo; diventare saggi, ubbidienti e intelligenti per ricevere la vita e il Regno.
Il concetto di questa completezza è immagine spirituale, riferimento alla conoscenza di Dio: la misericordia, il perdono, la grazia, la generosità concreta, la solidarietà, la condivisione, l' ubbidienza al Creatore, alle leggi naturali di umanità e a quelle di Gesù. Se uno non è nato d'acqua e di spirito non può entrare nel regno dei cieli. Giov. 3,16
Esempio positivo anche per la chiesa per la comunità dei credenti composta da sorelle e fratelli con questi doni di Dio che lo Spirito distribuisce come Lui vuole.
Immagine piena di sapienza e di giudizio che porta in se la benedizione di Dio per la persona, per la famiglia, per la chiesa, per la città, per il popolo, per il mondo.
Ma questa figura di donna consapevole della sua fede è fiduciosa verso coloro che portano la buona notizia e si dispone e accetta le condizioni del Predicatore, portatore della Parola di Gesù. Sarà come di esempio .
Paolo mette davanti alla donna, a tutte le donne, a tutti i credenti, la scelta della via del Regno di Gesù: l'ubbidienza, il bene, l’altruismo, l'osservanza dell'amore e della vita.
Continuare sulla via maestra indicata significa essere del popolo di Dio, certi del perdono e della grazia, speranza nella fede, nella vita stessa, nel futuro e nel Regno. Paolo, invita la donna a pensare e considerare di diventare figlia e sorella e saper scegliere la Parola sapiente di Gesù 1° tra molti fratelli.
Il testo insegna a tutti, donne e uomini.
Essere ubbidienti: all'ascolto, all'attesa, sempre a disposizione, all'accoglienza del battesimo: d'acqua e di Spirito, alla preghiera al Padre, alla testimonianza della Buona Notizia, alla condivisione con ogni sorella o fratello del mondo.
Al centro del testo c’è donna Lidia come femmina del popolo: dei popoli e testimonia come Dio possa proteggere e assicurare la vita e la sua continuità, nella e per la comunità. Assicurando la salvezza e il perdono per avere la libertà e la fede nel Dio Creatore, nel Dio Ebraico di Gesù e nel Patto a tutte le nazioni.
Considerando il testo, come istruzione di Paolo sull'ubbidienza a Gesù. Dobbiamo consegnare questi scritti alla Chiesa di Gesù e al mondo reale, sulle questioni della nostra fede attuale che dobbiamo mantenere vicino alla quotidianità che è quella che viviamo e testimonia la nostra coerenza cristiana. Soltanto così può essere compresa ed emulata oggi.
Gesù salva le commercianti e le straniere? Certo!!! Gesù è venuto a salvare il peccatore perduto, poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Romani 5,12- E Gesù a loro, a tutti: Io vi dico in verità che un ricco malagevolmente entrerà nel regno dei cieli...Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile. Matteo19,25-26
Nelle nostre chiese, il Battesimo è testimonianza e la Parola, è tenuta in attenzione come desiderio di imparare le parole del Libro per proporre la Parola senza timore ma con quella saggezza che chiama l’intelligenza e sa fare udire la sua voce non soltanto per le strade del mondo ma anche nel privato nella concretezza dell’accoglienza reciproca che Gesù ci ha insegnato. Ubbidire alla sua Parola, seguire il suo insegnamento in atti di amore. Fonte di ispirazione per le relazioni, sono: il perdono, la grazia, la salvezza e l’amore come Dio sa amare. Doni di Gesù in un Dio che salva, a disposizione di tutti perché affrancati dalla grazia universale che accoglie e accomuna: donne e uomini, cittadini e contadini, commercianti e artigiani, ricchi e poveri, saggi e stolti, santi e peccatori.
Paolo insegna che la chiesa è l’assemblea dei santi, nella chiesa della prima ora si insegnava che Gesù è il Salvatore che ci purifica da ogni peccato. Con la preghiera personale e comunitaria ci invita a conoscere il Padre: il Creatore elargitore dei doni. A praticare il Vangelo nella sua semplicità e purezza e dove si amministra il battesimo e la Santa Cena, che per la reale unità comunitaria, sono atti più che sufficienti per determinare il seguace di Gesù: chi crede in Lui.
Lo S. Santo con la Parola di Gesù, provoca lo sviluppo della comunità, la protegge dalle ostilità, aggiunge quelli che sono sulla via della salvezza prendendoli dal vecchio popolo e da tutti i popoli e sostiene la loro fede: nonostante l'incoerenza, l'instabilità dei seguaci di Gesù.
“Or colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unto, è Dio; egli ci ha pure segnato con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.” 2^ Corinzi 1:21,22 All’uomo occorre nascere in Gesù, ma anche continuare a vivere con Lui e in Lui e con le sorelle e i fratelli. Lo S. Santo suggerisce la partecipazione nella libertà al culto, alla lode, alla preghiera: corta e semplice, ai cantici e inni, sempre nuovi, ma dettati dal cuore dove ognuno deve ritrovarsi con se stesso, con la comunità, con il Padre Celeste.
L’annuncio abbondante ed esuberante della sua salvezza alla città, all'umanità, con tutte le nostre forze non deve mancare!
DIO HA TANTO AMATO IL MONDO... GIOV. 3,16
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