41-LA VITA ETERNA-Il Regno di Gesù

Ho sostituito il Pastore ad un funerale e mi sono ricordato di questi scritti: non fanno parte della liturgia ma sono significativi.

LA VITA, tesi


LA MORTE, antitesi

LA VITA ETERNA, sintesi

IL PENSIERO DI VIVERE PER SEMPRE
Genesi 3,22-24--1^Corinzi 15,20-22
Dio ha messo nel cuore dell’uomo il pensiero di vivere per sempre: fatto a sua immagine.
Il Creatore non ci ha fatto soltanto una promessa, ma ha inserito nella nostra mente e nel nostro cuore il senso e il sentimento che il nostro essere, l’esistere, è senza fine: eterno.
Che dono stupendo, meraviglioso! Quando saremo in grado di percepirlo in modo completo?
Colui che esiste da sempre ci ha dato la vita affinché esistessimo.



Il fatto comunque è che l’umanità muore fisicamente, naturalmente; molte volte purtroppo da catastrofi naturali o provocate dell’uomo come i terremoti, le alluvioni o le guerre.
Il cuore dell’uomo ha fallito ed è instabile, lo abbiamo visto in Adamo. 
Da sempre, ascolta voci esterne: lo sssspirito astuto e bugiardo nell’Eden e ancora oggi corre dietro ad astrologi, maghi, fantasie, invenzioni celestiali o catastrofiche di morti imminenti o di vite ultraterrene ma con pochi risultati.

Ho letto su un quotidiano che in America un po' di tempo fa; è stato salvato un bambino rimasto congelato a -30° per più di due ore. 
Il sangue gli si era cristallizzato in ghiaccio.
Un caso straordinario, mai successo prima, rimarrà senz'altro nella storia della medicina.
Se il mondo ghiacciasse completamente, come in certi film, forse potremmo salvarci???



Chissà quali intelligenze, che studi, quante ricerche, che meccanismi e che invenzioni metterà in movimento.
Questo mi ha fatto pensare alla situazione di quegli uomini che per motivi di malattia, di vecchiaia, d’ideologia, di paura di qualche catastrofe, si sono fatti ibernare con la speranza che la medicina, dopo, con nuove tecniche e tecnologie, possa farli tornare alla vita in futuro.
Con questo dato di fatto nuovo, tutto si rimetterà in movimento.
L’umanità ha forse superato un’altra barriera: il tempo?
Bisogna ancora cercare, ricercare, per superare la materia, lo spazio, il tempo, controllarlo e allungare così la vita e conquistarla: sempre se non succede niente di nuovo?


 La profezia della fine del mondo dei Maya

E' passato parecchio tempo, e nonostante l’annuncio del popolo, precolombiano, Maya, di una catastrofe imminente : la terra è stabile e salda nelle mani del Creatore.
L’Eterno regna; egli s’è rivestito di maestà; l’Eterno s’è rivestito, s’è cinto di forza; il mondo quindi è stabile, e non sarà smosso.
Il tuo trono è saldo ab antico, tu sei ab eterno. Salmo 93,1÷2



Quanta sete di sapere: continuamente alla ricerca per sconfiggere la morte.
L’ibernazione (conservazione del corpo nel ghiaccio ad una bassissima temperatura) è quindi d’attualità. Nel passato invece volevano arrivare alle medesime conclusioni attraverso la mummificazione (conservazione del corpo con misture di prodotti vegetali e minerali).
I popoli tutti, sia nel presente, sia nel passato si sono cimentati con questo problema: gli egiziani, con i faraoni, gli americani con i presidenti, i russi con i generali politici, gli italiani con i papi e i santi.



Lo scopo non è cambiato, conservare il corpo, sperando di poter conservare così la vita.
Una cellula di DNA (gene che da la vita) è stata trovata viva in una mummia.
Chissà dove vorrà arrivare l’uomo in questa ricerca, forse alla clonazione anche di esseri del passato: come certi film di fantascienza?
Spenderà chissà? Sarà disposto a dare, cosa, in fatto di libertà e di coscienza? L’uomo, che strade lontano da Dio percorrerà? Che voci ascolterà?

















La Voce di Dio però annuncia perentoriamente questo fatto che accadrà alla carne:
Perché sei polvere e in polvere ritornerai” Gen.3,19
Prima che la polvere torni alla terra com’era prima e lo spirito torni a Dio che lo ha dato” Eccl.12,9
In questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato” Rom.5,12
Come è stato stabilito che gli uomini muoiano una volta soltanto, dopo dì che viene il giudizio” Ebr.9,27
Ecco perché il capitolo cinque della genesi è chiamato il capitolo del cimitero, perché è un elenco di discendenze e di morti, “Poi morì”.
La morte c’è ed esiste, per questo Dio lo ricorda ed evitarla non possiamo. Lo stesso Dio, sempre con la sua Parola, afferma però che esiste anche la vita eterna: “Io sono la vita”

La morte non separa l’uomo dalla sua esistenza; e la mortalità ne è l' antitesi.  Purtroppo la disubbidienza ha modificato il percorso della vita che Dio voleva per l’umanità.
Di tutti i miliardi di persone vissute su questa terra, resta soltanto la generazione attuale e ad ogni attimo di tempo che passa se ne vedono le conseguenze.
Disgregazione, distruzione, disfacimento, morte.
Questo tiranno segue costantemente l’umanità e coinvolge tutto, persone, animali, vegetali e cose.











Non c’è dunque speranza per l’uomo e tutta la natura?
Se non c’è speranza come può esistere allora questo sentimento di eternità nel cuore dell’uomo.
Cos'è quest' inventare teorie, ipotesi e favole: sperimentarle e ricercarle e non trovare mai la soluzione.
A guardia del frutto dell’albero della vita per custodirne l’accesso, ci sono gli angeli di Dio che vibrano spade fiammeggianti da ogni parte e sono invincibili.
Si fermano soltanto davanti alla Parola di Dio, se Dio lo comanda.



  
Esiste un passaggio per arrivare al frutto della vita? Dov’è la via da percorrere? Dov’è la chiave per aprire la porta? Qual è la strada giusta che ci permetterà di raccogliere il frutto di quel’albero meraviglioso che in passato non ci siamo meritati e che tutti i popoli cercano.

La risposta si trova soltanto alla croce di Cristo, la Parola di Dio fatta carne, l’unico giusto che morì per gli ingiusti; mori per i peccati di tutto il mondo secondo le scritture: Dio lo vuole in questo modo!
1^Cor.15,3÷4 1^Piet.3,18 Ebr.2,14÷18



Con questo suo morire egli tolse alla morte la sua efficacia, il suo dardo, il peccato.” 1^Cor.15,55÷56
Gesù ha ottenuto una completa vittoria sul potere della morte e sul suo imperatore.” 1^Cor.15, 57÷58
Poiché come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno vivificati” 1^Cor.15,22
Perché neanche possono più morire, giacche sono simili agli angeli e sono figlioli di Dio, essendo figlioli della risurrezione” Luca20, 36
Voi pure ha vivificati, voi che eravate morti nei vostri falli e nei vostri peccati” Ef.2,1÷5 Rom.5,17÷19

Ecco la Parola di Dio apre la porta, la porta della vita con questa chiave: Gesù Cristo, il Salvatore.
Io sono la via, la verità, la vita” “Sono la parola della vita” Fil.2,15
Il principe della vita” “Il pane della vita” Giov.6,32÷40--47÷51



L’uomo è liberato da quest’oppressione, da questo tiranno, da questa paura che è la morte e questo avviene a tutti coloro che credono in Lui e cercano di seguirlo attraverso lo spiraglio di luce che esce dalla croce ed ha pervaso il mondo.
Non da carne né da sangue, né da volontà d’uomo”, non ottenuta con sforzi umani, con ricerche, sperimentazioni, sistemi, prove, teorie, filosofie, religioni, grandi e buone opere: ma da Dio.
Il Signore stesso deve impartire vita a coloro che sono morti nelle colpe e nei peccati.
E questa è la vita: “Chiunque contempla il figlio e crede in Lui abbia vita eterna”Giov.6,40
Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà; e chiunque vive e crede in me non morrà mai. Credi tu questo?” Giov.11,25÷26



Il fatto che impartisce la vita eterna è il credere col cuore e confessare con la bocca che Gesù è resuscitato dai morti e la morte è vinta.
Credere che il morire di Gesù è stato il nostro morire e che il suo resuscitare è per il credente il sapere di vivere per sempre.

Gesù, seme speciale, seminato in terra e morto ora sta portando molto frutto, il frutto dell’albero della vita: per far crescere molte nuove vite per una vita eterna. Giov.12,24
Soltanto il credente ha sperimentato nella morte di Gesù, ed ha scoperto che il morire di Cristo è stato il proprio morire e che la resurrezione Sua è il perdono dei peccati e la propria vita nuova ed eterna. Giov.12,25                 Sapere interiorizzare questo è vivere gioiosi e non aver angoscia del futuro.


Il mondo, inventandosi passaggi di comete, simboli di numeri o incontri di pianeti, ci presenta le sue macchinazioni di catastrofi, facendoci ancora paura della morte e ci prospetta bugiarde vite future.
Il credente sa che la morte dovrà passare su tutti gli uomini, ma soltanto lui ha la perfetta speranza, la certezza di avere ottenuto per grazia questo dono: il frutto dell’albero della vita.
Soltanto lui sa con sicurezza che dopo la morte c’è la vita eterna.
questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo” Giov.17,3
Poiché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.”

Come può il credente, la chiesa, annunciare attorno a se, alle persone, ai popoli che la via della vita è stata trovata? Si da esempio agli altri che si vuole andare verso la vita con tutto noi stessi, come lo hanno fatto i nostri predecessori: per questo esistiamo come credenti.


Il miglior proclama è gustare subito questo frutto meraviglioso e appropriarsene completamente, esserne ripieni. “siate ripieni”
Per procedere insieme verso qualcosa di superiore camminando, seguendo, vivendo per lo Spirito.
Da tutto il nostro essere devono trasparire quelle qualità che questo frutto attribuisce dopo averlo gustato: ubbidienza, devozione, servizio, pratica.
Si devono sentire i profumi tutt’intorno: allegrezza, serenità, pace, dolcezza, tenerezza, comprensione, sopportazione, pazienza, saggezza, consiglio, benignità, bontà, fedeltà, amore.
Sono tanti! E' difficile praticarli tutti e bene. L’augurio per quest’ anno, così come dichiarazione in ricordo del Patto Eterno che facciamo davanti a Dio, è: riuscire ad eseguirli uno alla volta con le nostre possibilità.
Se facciamo queste cose con tenacia con perseveranza, nonostante le nostre debolezze, ma seguendo Gesù fino in fondo dove Lui ci chiama: le persone attorno a noi capiranno, capiranno i popoli e le nazioni.
Dio ha tanto amato il mondo, ha offerto Gesù come porta aperta a chiunque crede in lui e la via che presenta possono percorrerla tutti.
Gesù dice: “ Io sono la via, la verità, la vita” ...eterna!



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